"Gli appelli e le proposte lanciate dal Comune e dalla Provincia sono state accolte, soparatutto grazie al lavoro profuso dal Rettore Riccaboni"
SIENA. “Le scelte maturate dagli organi dell’Ateneo con l’approvazione dello Statuto, a nostro parere rappresentano un’evoluzione positiva in termini di valorizzazione del territorio e programmazione strategica, soprattutto rispetto alla bozza originaria di statuto, che era stata al centro della discussione nelle settimane passate. Un passo avanti è stato fatto anche nella direzione della tutela della collaborazione con gli enti locali, anche se nello Statuto appena approvato dal Senato accademico senese, è saltata l’indicazione diretta dei rappresentanti nel Cda da parte degli enti locali. Una scelta questa, che ci mette davanti alla necessità di produrre uno sforzo ulteriore di collaborazione allo scopo di rinsaldare quel legame storico, che per quasi otto secoli ha unito l’Università di Siena con il comune e il territorio della provincia e che appare ancora più necessario, in un momento di gravissima difficoltà per l’Ateneo che, mai come ora, ha bisogno di lavorare in stretta collaborazione e sinergia con le istituzioni locali”. È questa in sintesi la posizione del Partito democratico, espressa dai segretari del Pd cittadino e provinciale di Siena, Giulio Carli ed Elisa Meloni, in occasione dell’approvazione del nuovo Statuto dell’Università.
“Gli appelli e le proposte lanciate dal Comune e dalla Provincia – proseguono Carli e Meloni – sono state accolte, soparatutto grazie al lavoro profuso dal Rettore Riccaboni, producendo alcuni segnali di apertura e accogliendo parte delle indicazioni arrivate dalle istituzioni locali. Una disponibilità che apprezziamo e a cui, già nei mesi scorsi, le istituzioni del territorio hanno dato seguito con azioni concrete per sostenere il processo di risanamento dell’Ateneo, a partire dall’acquisizione delle Scotte da parte della Regione Toscana. Comune e Provincia, infatti, hanno lavorato al fianco dell’Università, dei lavoratori e degli studenti promuovendo e sostenendo tutte le iniziative, tese a difendere il futuro dell’Ateneo in Regione, in Parlamento e presso i ministeri competenti”.
“Un percorso di sostegno – proseguono Carli e Meloni – che le istituzioni locali, a partire dal Comune e dalla Provincia di Siena hanno dimostrato, anche nei giorni scorsi, di voler proseguire. E’ con lo stesso spirito, infatti, che il sindaco, Franco Ceccuzzi, anche dopo l’incontro con i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’Ateneo, ha iniziato a lavorare con Simone Bezzini, per convocare quanto prima il tavolo interistituzionale sull’Università che dovrebbe riunirsi già dai giorni successivi al Palio. Deve essere quella la sede di confronto e collaborazione permanente tra tutte le componenti dell’Ateneo e le istituzioni, utile a rendere partecipi tutti i soggetti e il territorio alla ricerca di quella sinergia necessaria per tutelare anche in futuro l’elevato livello qualitativo dell’Università. Un appello a mantenere il legame con gli enti locali, esempi di buon governo, che è stato rafforzato anche dal consiglio comunale della città che ha ribadito alla comunità accademica la necessità di attivare un processo di gestione e risanamento che tenga conto della rappresentanza degli enti locali”.
“Il confronto strategico con le istituzioni – proseguono Carli e Meloni – va rafforzato, anche alla luce del rischio di commissariamento dell’Università che non è scongiurato. L’opera di risanamento e il rilancio dell’Ateneo devono continuare, prima di tutto perseguendo il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio, fondamentale a livello gestionale, ma anche come irrinunciabile valore morale. Occorre puntare anche sul riordino della didattica e sulla razionalizzazione dei corsi e delle sedi decentrate che, in una fase di crisi come quella attuale, ribadiamo non possono essere considerate strategiche. Si tratta di scelte dolorose ma inevitabili, se non vogliamo che i danni fatti da altri ricadano ulteriormente sugli studenti e sui lavoratori dell’Ateneo, in particolare sulle categorie socialmente meno protette, sui redditi più bassi, sui lavoratori precari e sul personale tecnico-amministrativo, ai quali rinnoviamo la nostra vicinanza. Scelte difficili che vanno condivise con tutta la comunità locale e che non possono prescindere da quel legame storico con le istituzioni locali. Un connubio che giudichiamo inscindibile – concludono Carli e Meloni – e che ha fatto nei secoli la forza del nostro Ateneo e di Siena, contribuendo ad alimentare e rafforzare lo sviluppo economico, sociale e culturale della città e del territorio. Il legame con la città, la responsabilità di tutti i soggetti chiamati a operare nell’interesse dell’Ateneo, l’indipendenza dei membri esterni del Cda, dovranno essere capisaldi dell’Università del futuro, alla quale questa comunità si sente legata da una storia comune, unica, secolare e inscindibile’‘.