SIENA. Pieno appoggio del sindaco Cenni, disponibilità da parte della Fondazione: l'azienda ospedaliera e la Usl7 possono continuare a lavorare in serenità. E' il messaggio delle istituzioni emerso alla conferenza dei servizi delle due "entità" sanitarie senesi.
Poi è toccato ai due dg, che hanno messo sul tavolo qualità e criticità del loro lavoro e delle loro aziende.
Il dg Carlo Tomassini ha presentato i dati dell’azienda ospedaliera universitaria: progetti realizzati come il Cup provinciale integrato o la riqualificazione del pronto soccorso. “E’ in corso di approvazione – ha detto Tomassini – il nuovo sistema di valutazione su quattro livelli, valutazione del budget, dei professionisti basata su competenze, autonomia, leadership, ricerca, valutazione della linea gestionale per sondare le capacità di leadership e analisi delle performance delle strutture”.
Il futuro parla di Dipartimento di Emergenza e Accettazione (lavori al termine entrodicembre dell'anno prossimo), di cantiere per la PET, da gennaio a dicembre 2009 e la realizzazione di un’agenda aperta per le liste d’attesa in chirurgia.
Tra i progetti conclusi ci sono l’area di preparazione degli antiblastici e dei galenici, l’area stroke per il trattamento dell’ictus, il centro unificato per lo scompenso cardiaco, la riorganizzazione dei laboratori, il potenziamento dell’alta intensità con 4 posti letto di terapia intensiva cardiochirurgica, 4 di subintensiva neurochirurgica, 8 di terapia subintensiva area stroke, incremento dell’area day-hospital multidisciplinare con reparto dedicato e 12 posti e, infine, il potenziamento della libera professione intra-moenia, con la realizzazione di un reparto articolato in 20 ambulatori, accoglienza, call center e gestione pagamenti dedicati.
Un fiore all'occhiello dell'azienda è la valutazione della Regione sull'operato delle Scotte. "Migliore performance regionale per quanto riguarda il pronto soccorso – dice Tomassini – ma alcune criticità sull’efficienza del ricovero. Positivi anche i dati sulle liste d’attesa in relazione alle 7 visite specialistiche da erogare in quindici giorni ma rimangono criticità sulla risonanza magnetica cranio e l’holter. Permangono delle difficoltà nel clima interno anche se, rispetto allo scorso anno, è stato ridotto il tasso di assenteismo dei dipendenti”. Tomassini, dopo aver sottolineato la grande integrazione con l’ASL7, con particolari progetti tra cui il PUA per la gestione integrata dei casi difficili che garantisce continuità tra ospedale e territorio, ha indicato gli obiettivi futuri. “Vogliamo dar vita – ha detto – ad una revisione profonda della gestione appuntamenti per visite specialistiche e diagnostiche, con orientamento progressivo verso la medicina di alta integrazione. Vogliamo realizzare un’accettazione unificata per la gestione pianificata e coordinata dei ricoveri, un’area centralizzata per la preospedalizzazione e, entro il 2009, attiveremo un’area riabilitazione con letti dedicati per le specialità di ortopedia, stroke e dipartimento cuore, vasi e torace. Potenzieremo le attività ortopediche, neurochirurgiche e trapiantologiche e investiremo sulla comunicazione al cittadino, che deve essere sempre davanti ad ogni nostro passo. Abbiamo in programma, entro il 2010, investimenti pari a circa 55 milioni di euro”. Le Scotte continuano quindi sulla linea del cambiamento e della crescita per garantire sviluppo. “La carta vincente per mantenere consapevolezza e condividere il cambiamento – ha concluso Tomassini– è la fermezza nelle idee e la concretezza nei comportamenti”. Per quanto riguarda l’Azienda USL7 la panoramica è stata a tutto tondo sottolineando l’incremento quantitativo (ma anche qualitativo) dei servizi e delle prestazioni a partire dall’apertura dei moduli hospice per i malati terminali e le cure palliative, il potenziamento delle strutture di riabilitazione e l’attivazione di nuovi percorsi, soprattutto quelli di continuità assistenziale (esempio per lo stroke e per la riabilitazione post traumatica o post operatoria per le donne mastectomizzate, la salute mentale ed il caso complesso). In aumento anche l’attività di screening, che nel 2007 al mammografico e colpocitologico ha aggiunto il colon retto per il quale l’adesione su 16000 inviti è stata di circa il 50%, obiettivo che deve essere incrementato nella campagna che partirà ad inizio 2009. “Se pur buoni i risultati raggiunti, il nostro obiettivo è quello di lavorare sulle criticità e migliorare”, ha detto Scura, direttore della USL7 ricordando gli impegni che l’azienda si è data per il prossimo anno sul fronte di alcune delle liste di attesa da ridurre (holter, test cardiovascolare da sforzo, ad esempio), la realizzazione di un più efficiente percorso del paziente oncologico dall’ospedale alla presa in carico nelle strutture territoriali, la riduzione dei parti cesarei e soprattutto il lavoro congiunto con i medici di medicina generale per migliorare l’appropriatezza della spesa farmaceutica e dei ricoveri in ospedale. Altro impegno della USL sarà quello di strutturare entro il 2009 le nuove Società della Salute, sancite dalla nuova legge di riforma del sistema sanitario regionale insieme all’apertura di nuove strutture sul territorio facenti parte dell’accordo di programma cofinanziato con il contributo della Fondazione del Monte dei Paschi. Rientrano tra questi investimenti l’attivazione della residenza di Torrita e del Centro polifunzionale di Colle, la nuova riabilitazione a Chiusi ed i nuovi presidi distrettuali di Siena ed Asciano. Non ultima, il completamento della seconda fase di ristrutturazione del presidio dell’Amiata.Il professor Alberto Auteri, preside della Facoltà di Medicina è tornato sul tema università e ha detto: “La Facoltà di Medicina riafferma il suo profondo legame culturale con la programmazione sanitaria regionale ma il modello di medicina universitaria raccolta in se stessa, per alcuni versi è obsoleto e deve arricchirsi di nuovi valori con un profondo cambiamento della propria identità”. Di finanziamenti e investimenti ha parlato Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi che ha auspicato di procedere sulla strada intrapresa: privilegiare la sanità pubblica e collaborazione tra istituzioni. “Sono banditi i finanziamenti per le spese ordinarie – ha sottolineato Mancini – a cui deve pensare il sistema regionale. Chiediamo collaborazione e attenzione sulla qualità dei progetti. Siamo disponibili a interventi forti per il miglioramento strutturale e tecnologico e vogliamo puntare ad una qualità delle erogazioni che porti ad una qualità delle prestazioni perchè al centro delle nostre azioni c’è il cittadino”. Infine, l’assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha espresso apprezzamento per i risultati raggiunti da Tomassini e Scura e ha detto: “Darci nuove sfide e cambiare continuamente è il nostro modo di lavorare, non mi piace parlare di modello, perchè ciò presuppone staticità e autoreferenzialità”. Sui recenti casi di cronaca che hanno interessato Viareggio e Siena ha detto: “Dagli errori bisogna imparare per migliorare. L’atteggiamento intelligente, che caratterizza i sistemi sanitari seri è spiegare a tutti i cittadini, con la massima trasparenza, cosa accade in caso di criticità. A partire da un errore è possibile sottoporre a verifica l’intero sistema regionale, per fare un salto di qualità. La perfezione non esiste ma il nostro impegno è garantire un continuo miglioramento per crescere”. L’assessore ha inoltre espresso apprezzamento per i progetti realizzati e gli ottimi risultati raggiunti al pronto soccorso delle scotte e ha detto che sul pronto soccorso la Regione continuerà a investire. “Dobbiamo puntare di più – ha concluso Rossi – sulla valutazione e sul giudizio dei cittadini che hanno il diritto di esprimere il proprio gradimento e ciò dipende anche da come noi ci rapportiamo. Partiamo già da un livello alto ma possiamo fare passi avanti per migliorare”.