Come si viene fuori dai danni causati con progettazioni costate tanti soldi e poi finite in un cassetto?
SIENA. Il decreto ingiuntivo recapitato al Comune di Siena, per il pagamento del saldo dei professionisti che hanno redatto il progetto definitivo del nuovo stadio ad Isola d’Arbia, non è un fulmine a ciel sereno, come si vuol far intendere.
A palazzo pubblico Cenni prima e Ceccuzzi dopo sapevano benissimo di questo debito. Peraltro non sarà il solo problema conseguente la decisione di non realizzare più l’opera pubblica voluta dal sindaco Cenni e che aveva visto sviluppare atti formali importanti che oggi potrebbero rappresentare una serie di grane per il Sindaco Valentini.
Infatti, sul piano giuridico, oggi è ancora presente la previsione urbanistica di costruire lo stadio ad Isola d’Arbia e realizzare la città dell’Arbia, con i suoi 450 appartamenti, una stazione ferroviaria, una strada di collegamento con Taverne e vari edifici per servizi. Una previsione anche quella della città dell’Arbia la cui progettazione è proseguita anche durante il mandato Ceccuzzi.
Nessuno infatti ancora ha messo uno stop formale ai progetti. Sono andati avanti i proclami, ma non si è messo mano alla variante dello strumento urbanistico del Comune.
Una variazione però che, nel caso venga disposta, produrrà altri problemi, come il possibile contenzioso con i proprietari dei terreni interessati (e la dimensione è vasta), che non saranno tanto contenti di aver pagato tasse e tributi sui terreni edificabili e magari oggi vedersi cancellati i benefici edificatori acquisiti.
Come pure non si ha notizia dei soggetti che a distanza di anni ancora aspettano un risposta alla manifestazione d’interesse che presentarono per la costruzione del nuovo stadio con la formula privatistica prevista da bando pubblico.
Infine resta la spada di Damocle del danno erariale, che la Corte dei Conti potrebbe contestare al Comune di Siena, per aver speso svariati milioni di euro per progetti esecutivi finiti nel cassetto.
Per chiarire questi dubbi, nel Consiglio di domani (18 marzo) presenteremo una interrogazione urgente al Sindaco.
Il tema stadio, infatti, sarà una bella gatta da pelare per Valentini, sia che si parli di quello che non si farà che di quello che c’è; anche se, onestamente, non vediamo apparenti sue responsabilità sui progetti faraonici che qualche anno fa il “sistema Siena” partoriva con straordinaria facilità.
Luciano Cortonesi
Pietro Staderini
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