“La decisione di Trenitalia di sopprimere l’Intercity Tevere – spiega Ceccuzzi nelle due lettere – è un atto gravissimo che annulla palesemente scelte politiche e indirizzi dettati nei mesi scorsi dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e dal governo. A questo si aggiungono le ricadute negative sulle migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano il treno. Queste persone, infatti, rappresentano un bacino d’utenza ampio e diversificato e contano sul treno quale unico strumento di mobilità pubblica in un territorio vasto come quello compreso fra Orvieto, Chiusi e Arezzo”.
“La risoluzione approvata all’unanimità lo scorso febbraio dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati – aggiunge Ceccuzzi – è scaturita da un’articolata e approfondita discussione parlamentare. I contenuti dell’atto sono stati concordati con i membri del governo e, in particolare, con il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti, Roberto Castelli che ha avanzato precise indicazioni, poi accolte, per riformulare la risoluzione e arrivare all’approvazione unanime”. “Non comprendiamo, pertanto, – conclude il deputato del Pd – la decisione assunta da Trenitalia, in assoluta autonomia, disprezzando le autorità e le competenze del Parlamento italiano. Su queste basi, chiediamo a Mario Valducci e a Roberto Castelli di assumere ogni iniziativa utile a tutelare i diritti dei pendolari e il rispetto delle decisioni assunte dal governo, coinvolgendo anche il ministro Altero Matteoli, che, in più occasioni, si è mostrato attento e sensibile alle esigenze di chi usa quotidianamente il treno per motivi di lavoro e di studio”.