SIENA. Come vedono i nostri ragazzi l’istituzione Comune? E’ possibile oggi educare alla cittadinanza?
Sogni di Medioevo in Consiglio Comunale, una pubblicazione interamente realizzata dai ragazzi delle scuole elementari e medie cittadine, inizia a dare risposte a queste domande, grazie al progetto “Educazione alla cittadinanza”, la cui genesi è iniziata nel 2008. Lo stesso anno in cui la Presidenza del Consiglio Comunale celebrò il centenario dell’inaugurazione della Sala Consiliare con la realizzazione del libro Il governo di Siena. Un excursus in oltre 700 anni di storia cittadina dal quale è stato preso spunto per il progetto didattico Sogni di Medioevo in Consiglio Comunale.
La volontà di Alessandro Piccini, Presidente del Consiglio Comunale e di Maria Teresa Fabbri, Assessore all’Istruzione, è stata, infatti, di avvicinare i giovani alle Istituzioni pubbliche, per far loro comprendere il meccanismo di partecipazione e responsabilizzarli sui diritti e doveri di ogni cittadino.
Stimolare, in sintesi, il senso di appartenenza ad una comunità, il desiderio di essere i protagonisti delle scelte amministrative adottate e non solo i destinatari o gli spettatori passivi. E, tutto ciò, fin dalla giovane età, così da gettare le basi per una coscienza civica, presupposto indispensabile per un concetto di cultura democratica.
“Educazione alla cittadinanza”, quindi, con una serie di iniziative svolte in due anni ha coinvolto 14 classi delle scuole: S. Bernardino, J. della Quercia, B. Peruzzi, G. Pascoli e A. Sclavo, per un totale di 299 studenti, 13 insegnanti e le animatrici della cooperativa Giocolenuvole che, sul progetto coordinato dalla Direzione comunale Servizi alla persona-Istruzione si sono concretizzate in questa pubblicazione didattica, che sarà presentata in occasione dalla prima riunione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, programmata, in Palazzo Pubblico, per il prossimo 4 giugno alle ore 9,30.
La pubblicazione descrive, con il linguaggio semplice e diretto dei bambini, abbinato ad una serie di giochi e disegni, l’Amministrazione comunale, comprese le Circoscrizioni, le rispettive funzioni e i ruoli politici.
Ruoli che, proprio il 4 giugno, molti di loro impersoneranno per presentare e votare le loro 30 mozioni.
La costituzione del Consiglio dei Ragazzi, deliberata con atto di giunta n. 266 dello scorso 26 maggio, rappresenta, quindi, l’evento sperimentale e conclusivo di questo percorso formativo e, al contempo, la prima tappa propositiva da parte degli studenti, anche se non vincolante dal punto di vista normativo.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, fortemente voluto, con una mozione votata all’unanimità da tutte le forze politiche, nasce, come si può constatare, con la finalità di sperimentare una nuova modalità di partecipazione dei giovani alla realtà della vita cittadina, perché i giovani rappresentano, sicuramente, un importante indicatore per determinare il tenore di vita di una comunità e, fatto assolutamente da non trascurare, dalle loro richieste preziosi suggerimenti per migliorare la progettualità amministrativa.
A dimostrazione il contenuto delle mozioni che saranno presentate. Molte quelle che affrontano il tema della vendita e uso di si bevande alcoliche, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche richiami per maggiori controlli nelle zone periferiche della città; il miglioramento della viabilità; il potenziamento dei servizi pubblici; l’integrazione e l’aumento di centri di aggregazione giovanile.
Il 4 giugno sugli scranni dei consiglieri politici siederanno 33 tra bambini e ragazzi. Tra loro, forse, gli amministratori di domani.