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MONTEPULCIANO. Di recente i finanzieri di Montepulciano hanno scoperto una frode di quasi tre milioni di euro perpetrata da una società estera operante nel settore della locazione e sub-locazione di beni immobili.
Per tentare di evadere il fisco, ha stabilito la propria sede in Lussemburgo, rimanendo proprietario di una tenuta agricola di circa 750 ettari nella provincia di Siena.
Formalmente la società estera non avrebbe mai svolto alcuna attività sul territorio nazionale, ma grazie all’avvio di indagini risultate più lunghe ed articolate del solito le Fiamme Gialle sono riuscite a smascherare l'operazione, spostandosi diverse località, eseguendo otto perquisizioni anche a Milano, Portofino, Varese e Perugia.
Dalle indagini è emerso che la società non si è limitata al semplice godimento degli immobili di cui è proprietaria, ma di fatto ha gestito una serie di attività, tramite l’ausilio di un collaboratore, tali da configurare una vera e propria “stabile organizzazione materiale e personale” operante sul territorio nazionale.
Diverse gli elementi di prova raccolti: contratti di comodato di terreni, fatture relative a lavori di ristrutturazione di alcuni immobili, fatture di acquisto di materiali edili e di mobilio, presentazione di un piano di miglioramento agricolo ambientale inerente la tenuta di cui è proprietaria, acquisto di diritti di reimpianto di vigneti e la presentazione all’ufficio provinciale agricoltura di domande inerenti l’impianto di vigneti.
Inoltre, è stata rilevata anche la presenza sul territorio italiano di una persona a cui sono stati conferiti determinati poteri dall’impresa estera per stringere accordi commerciali.
L’insieme di tali elementi imponeva alla società di diritto lussemburghese il rispetto di obblighi fiscali che sono risultati del tutto violati. Infatti, negli anni dal 2004 al 2009, l’impresa ha omesso di dichiarare al fisco italiano circa due milioni e 700 mila euro di redditi derivanti dalla cessione di alcuni immobili del Comune di Sarteano a favore di due soggetti italiani e di un soggetto irlandese.
Per tentare di evadere il fisco, ha stabilito la propria sede in Lussemburgo, rimanendo proprietario di una tenuta agricola di circa 750 ettari nella provincia di Siena.
Formalmente la società estera non avrebbe mai svolto alcuna attività sul territorio nazionale, ma grazie all’avvio di indagini risultate più lunghe ed articolate del solito le Fiamme Gialle sono riuscite a smascherare l'operazione, spostandosi diverse località, eseguendo otto perquisizioni anche a Milano, Portofino, Varese e Perugia.
Dalle indagini è emerso che la società non si è limitata al semplice godimento degli immobili di cui è proprietaria, ma di fatto ha gestito una serie di attività, tramite l’ausilio di un collaboratore, tali da configurare una vera e propria “stabile organizzazione materiale e personale” operante sul territorio nazionale.
Diverse gli elementi di prova raccolti: contratti di comodato di terreni, fatture relative a lavori di ristrutturazione di alcuni immobili, fatture di acquisto di materiali edili e di mobilio, presentazione di un piano di miglioramento agricolo ambientale inerente la tenuta di cui è proprietaria, acquisto di diritti di reimpianto di vigneti e la presentazione all’ufficio provinciale agricoltura di domande inerenti l’impianto di vigneti.
Inoltre, è stata rilevata anche la presenza sul territorio italiano di una persona a cui sono stati conferiti determinati poteri dall’impresa estera per stringere accordi commerciali.
L’insieme di tali elementi imponeva alla società di diritto lussemburghese il rispetto di obblighi fiscali che sono risultati del tutto violati. Infatti, negli anni dal 2004 al 2009, l’impresa ha omesso di dichiarare al fisco italiano circa due milioni e 700 mila euro di redditi derivanti dalla cessione di alcuni immobili del Comune di Sarteano a favore di due soggetti italiani e di un soggetto irlandese.