FIRENZE. Messe sataniche e gruppi che, accomunati dalla passione per la musica dark, si sarebbero convertiti a strani riti diabolici.
A questo sarebbero giunte le indagini della procura e della squadra mobile di Firenze quando, nel lontano giugno 2006, un camionista trovò ossa di donna scarnificate, legate fra loro, chiuse in alcuni sacchi e gettate ai bordi dell’A1 fra Barberino e Roncobilaccio.
Quattro gli indagati, tutti appartenenti a un gruppo dark-satanista, accusati di omicidio volontario, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere.
Il gruppo, tutto composto da giovani toscani, in età compresa tra i 20 ed i 30 anni, era inizialmente accomunato solo dalla passione per la musica dark, come quella di Marilyn Manson ma, nel tempo, ha subito un’evoluzione, arrivando alle messe nere. Ne parlavano spesso, hanno spiegato gli investigatori, e ricordavano come il rituale potesse prevedere anche sacrifici umani. I tempi del salto di qualità dalla musica ascoltata e suonata – alcuni finiti nell’inchiesta si esibivano in gruppi amatoriali – ai riti satanici coinciderebbero con il decesso della donna i cui resti furono trovati sull’A1 e che, secondo gli esami autoptici, sarebbe morta fra il 2003 e il 2004. Ancora sconosciuta, invece, la sua identità: si sa che aveva fra i 20 e i 30 anni ed era bianca.
Gli indagati sono due uomini e due donne fra i 25 e i 27 anni, delle province di Firenze e Prato: un operaio e tre disoccupati. Nell’ambito dell’inchiesta, ieri ci sono state 23 perquisizioni nelle province d i Firenze, Prato, Lucca, Livorno, Siena e Pistoia, nelle case di persone con età compresa tra i 23 e i 28 anni, molti studenti o da poco usciti dal corso di studio, qualche professionista e operaio. Dalla casa di un fiorentino gli agenti hanno portato via due teschi umani, altri avevano nei pc foto di uomini che si accoppiano con donne senza testa o di giovani immerse in vasche di sangue. E c’è chi possedeva coltelli, spade, mantelli neri, cinture chiodate.
L’esito delle perquisizioni ha portato anche a un quinto indagato, un ventitreenne di Sesto Fiorentino: nella sua abitazione è stato trovato materiale pedopornografico e per questo è stato arrestato.
I ritrovi del gruppo sarebbero stati edifici sconsacrati della Toscana e un ex convitto di Prato, poi trasformato in scuola (vi studiò Curzio Malaparte) e adesso abbandonato.
A questo sarebbero giunte le indagini della procura e della squadra mobile di Firenze quando, nel lontano giugno 2006, un camionista trovò ossa di donna scarnificate, legate fra loro, chiuse in alcuni sacchi e gettate ai bordi dell’A1 fra Barberino e Roncobilaccio.
Quattro gli indagati, tutti appartenenti a un gruppo dark-satanista, accusati di omicidio volontario, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere.
Il gruppo, tutto composto da giovani toscani, in età compresa tra i 20 ed i 30 anni, era inizialmente accomunato solo dalla passione per la musica dark, come quella di Marilyn Manson ma, nel tempo, ha subito un’evoluzione, arrivando alle messe nere. Ne parlavano spesso, hanno spiegato gli investigatori, e ricordavano come il rituale potesse prevedere anche sacrifici umani. I tempi del salto di qualità dalla musica ascoltata e suonata – alcuni finiti nell’inchiesta si esibivano in gruppi amatoriali – ai riti satanici coinciderebbero con il decesso della donna i cui resti furono trovati sull’A1 e che, secondo gli esami autoptici, sarebbe morta fra il 2003 e il 2004. Ancora sconosciuta, invece, la sua identità: si sa che aveva fra i 20 e i 30 anni ed era bianca.
Gli indagati sono due uomini e due donne fra i 25 e i 27 anni, delle province di Firenze e Prato: un operaio e tre disoccupati. Nell’ambito dell’inchiesta, ieri ci sono state 23 perquisizioni nelle province d i Firenze, Prato, Lucca, Livorno, Siena e Pistoia, nelle case di persone con età compresa tra i 23 e i 28 anni, molti studenti o da poco usciti dal corso di studio, qualche professionista e operaio. Dalla casa di un fiorentino gli agenti hanno portato via due teschi umani, altri avevano nei pc foto di uomini che si accoppiano con donne senza testa o di giovani immerse in vasche di sangue. E c’è chi possedeva coltelli, spade, mantelli neri, cinture chiodate.
L’esito delle perquisizioni ha portato anche a un quinto indagato, un ventitreenne di Sesto Fiorentino: nella sua abitazione è stato trovato materiale pedopornografico e per questo è stato arrestato.
I ritrovi del gruppo sarebbero stati edifici sconsacrati della Toscana e un ex convitto di Prato, poi trasformato in scuola (vi studiò Curzio Malaparte) e adesso abbandonato.