Il progetto, in sintesi, è stato presentato a Roma
SIENA. Siena è una delle sei città finaliste in Italia in corsa per diventare la Capitale Europea della Cultura 2019. Nel mese di settembre sarà consegnato il Bid Book definitivo al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per essere esaminato dalla giuria composta da 7 membri europei e 6 italiani.
Ecco le tre tematiche che articolano il contenuto del programma. Prima di tutto cultura, salute e felicità. Stress e depressione si stanno diffondendo nella popolazione. Attraverso una strategia della prevenzione, progetti e iniziative culturali possono alleviare questi disagi, migliorare il benessere psico-fisico dei cittadini e persino le probabilità e i tempi di guarigione di patologie importanti.
Inoltre, cultura e (in)giustizia sociale: ridurre le barriere d’accesso per persone con difficoltà motorie e/o sensoriali, agevolare l’integrazione culturale delle minoranze etniche e combattere la disoccupazione giovanile, attraverso la partecipazione culturale attiva e l’imprenditorialità culturale creativa.
Infine, cultura e turismo intelligente. Individuare nuove forme innovative di turismo responsabile. Non solo visite superficiali e frettolose ai “luoghi simbolo”, ma scambio di esperienze e creazione di relazioni tra individui e tra comunità culturalmente differenti, grazie ad un approccio innovativo alla dimensione digitale del patrimonio, che diventa capace di raccontarsi al cittadino come al visitatore, con un occhio alle tecnologie indossabili del futuro prossimo.
Il filo conduttore del progetto è il rapporto tra cultura e innovazione sociale, per dimostrare che anche le città d’arte possono diventare catalizzatori per l’innovazione: una questione importante non solo per Siena ma per tutte le città europee di medie dimensioni ricche di patrimonio storico artistico.
Dieci progetti all’interno delle tre tematiche
CULTURAL EMERGENCY ROOM – “La cultura che fa stare bene”: un vero e proprio “pronto soccorso” nella Cappella del Manto dove equipes di medici, di artisti e di operatori culturali prescriveranno “ricette culturali” ai cittadini e ai visitatori. Esistono infatti studi scientifici che certificano come la partecipazione alle attività culturali produca effetti terapeutici positivi per molte patologie. L’obiettivo è quello di creare strumenti in grado di aiutare la comunità ad affrontare i disagi tipici di questi anni di crisi sociale. Il progetto prevede anche la realizzazione di tre centri di welfare culturale, che si occuperanno di ricerca, di sperimentazione, e di valutazione degli effetti che le performance e le attività artistiche hanno sulla comunità senese, e in particolare sulla popolazione anziana. Tali centri saranno posizionati rispettivamente nella periferia di Siena e nella sua provincia, uno nella parte sud e uno nella parte nord.
PLAY THE CITY – “La musica come arte del tempo e poesia dello spazio pubblico”: suoni, per rompere il silenzio e riconfigurare la mappa della città da ascoltare lungo i percorsi del gioco e della devozione, seguendo il timbro dei tamburi e delle bande, dei passi, e di un canto che attraversa le mura e si staglia fra città e campagna, viaggia sui sentieri per raggiungere una comunità e ridonarle una memoria, la cui eco risuona in una rete europea di archivi ove si custodisce insieme la tradizione musicale popolare. Siena al centro della musica, luogo da cui si irradiano verso i confini del globo le lingue della civiltà musicale europea. La musica al centro di Siena, dove diversi linguaggi musicali trovano uno spazio di negoziazione espressiva. Musica composta o improvvisata, musica nuova che dà voce alle mute testimonianze dello splendore antico dipinto sui muri dei palazzi medioevali, e fa da controcanto al racconto del fare collettivo per uscire a testa alta dalla attuale disgrazia.
· NAPKIN ECONOMICS – “L’economia in parole “povere”: tradurre il linguaggio e i concetti di una disciplina come l’economia in modo che siano comprensibili per chiunque è il compito a cui sono chiamati gli economisti di fama internazionale che verranno a Siena per il progetto. Gli incontri si svolgeranno sotto forma di forum cittadini, dibattiti o semplici conversazioni in luoghi pubblici. Verranno anche selezionati e invitati a Siena alcuni studenti delle più prestigiose università europee di Economia, di Giurisprudenza, e di Scienze Politiche che parteciperanno al progetto realizzando una serie di documentari, con lo scopo di rendere visibile il problema dell’accessibilità e della comunicazione pubblica delle tematiche economiche.
. STILL DANCING – “Ballare ancora, ballare da fermi”: in collaborazione con la start up Liquidweb verrà creata una piattaforma tecnologica studiata per consentire anche a chi ha invalidità escludenti di potersi esprimere in performance creative, partecipando attivamente al processo di produzione culturale. Inoltre si esplorerà anche il potenziale della cultura per tutte le patologie socialmente invalidanti e in particolare per le malattie rare, con l’affiancamento di operatori culturali e di equipes mediche appositamente formate.
· COPYWRONG – “La cultura come remix”: dalla scomposizione del termine inglese “copyright” è elaborata la filosofia del CopyWrong, un nuovo tipo di licenza per contenuti creativi che consente a chiunque di potersi appropriare di un’opera a patto che si impegni a rielaborarla prima di rimetterla in circolo, proponendo un superamento completo del diritto d’autore tradizionale. Siena intende, inoltre, ospitare un festival dedicato ai prodotti culturali collettivi creati sotto il marchio CopyWrong per dare vita a nuove reti di “remix creativo” attraverso l’Europa.
· GIFT OF LIFE – “Il patrimonio della memoria collettiva”: una piattaforma on line che racchiude storie, racconti, ed esperienze legate alla cultura e all’identità senese. Un archivio digitale nel quale collezionare tutto il “patrimonio intangibile” delle 17 Contrade della città. Il progetto, sviluppato insieme al metaLAB dell’Università di Harvard, mira a proporre una nuova strategia di valorizzazione della memoria comune, e a formare una nuova generazione di curatori di contenuti digitali.
· TUSCANY IN YOUR BATHROOM – “Reinventare gli stereotipi culturali”: una nuova immagine per la Toscana, meno stereotipata e più contemporanea. I giovani toscani raccoglieranno in un archivio digitale le immagini “convenzionali” della Toscana provenienti da tutta Europa. Queste saranno poi rielaborate e diffuse in maniera virale in luoghi fisici di tutto il continente. Sarà coinvolto anche il settore eno-gastronomico, con l’allestimento di punti di ristoro pop-up che venderanno nelle città europee cibi classici toscani, reinterpretati secondo le preparazioni tipiche delle culture migranti che hanno arricchito il territorio regionale.
· INFECTIVE ROADS – “La cultura è contagiosa”: la creazione di relazioni e il coinvolgimento di culture diverse per collaborazioni, co-produzioni e condivisione di esperienze. Uno dei moduli prevede l’attivazione di un laboratorio di creazione artistica collettiva, con padiglioni temporanei allestiti in tutta la provincia, e dopo il 2019 in diverse città europee, nei quali artisti e popolazione residente collaboreranno tra loro. Il progetto permetterà di ampliare quindi la nostra rete di relazioni e di trovare nuovi partner attraverso una vera e propria contaminazione culturale.
· PARA-SITE – “La cultura non ha barriere”: ecco come nasce Para-site, un progetto che prevede lo sviluppo di approcci innovativi che rendano la città pienamente accessibile anche per le persone disabili. Tramite dei workshop aperti a studenti di università di design europee, verranno ideate e realizzate delle installazioni, vere e proprie “protesi” urbane, che risolvano concretamente i problemi di utilizzo degli spazi storici. Il progetto sarà in collaborazione con tutte le associazioni del territorio legate al tema della disabilità, sia per quanto riguarda il confronto diretto con coloro che vivono queste problematiche nella quotidianità, sia per lo sviluppo di una mappatura digitale che localizzi gli ostacoli architettonici e proponga soluzioni dinamiche, creative e condivise.
· LEONARDO 500 – “Sbagliare bene per imparare”: il decimo progetto celebra il 500° anniversario della morte del Maestro toscano in un modo diverso, non glorificandone semplicemente creatività, quanto riscoprendone il metodo di lavoro, basato sulla curiosità, la passione per la sperimentazione. Siena è sempre stata una città che insegna. Questo progetto vuole restituire alla città il desiderio di imparare, utilizzando proprio l’approccio di Leonardo: facendo tentativi, commettendo errori. Il progetto sarà composto da vari moduli e prevederà ad esempio la mappatura digitale completa del corpo umano, la creazione di una piattaforma di serious gaming per lo sviluppo di nuovi strumenti didattici ed educativi, ma anche progetti artistici indirizzati a bambini e adolescenti.