Indicatori ambientali urbani: il 2010 dei capoluoghi di provincia
di Umberto De Santis
SIENA. Il nuovo report dell’Istat “Indicatori ambientali urbani 2010” che raccoglie le statistiche di tutti i capoluoghi di provincia italiani, ci offre sempre motivi di considerazione sulla città di Siena, anche nel confronto con le altre città.
Rifiuti urbani. Torna a crescere, dopo anni di diminuzione, la quantità di rifiuti urbani raccolti in Italia. Sono 13 i comuni capoluoghi di provincia che hanno già raggiunto e superato l’obbiettivo del 60% della raccolta differenziata che, in base alla normativa, dovrà essere raggiunto entro il 31 dicembre 2011. Siena purtroppo non fa parte di questa eccellenza, anzi non arriviamo nemmeno al 50%.
Acqua. Il consumo di acqua per uso domestico nel nostro paese è in diminuzione (-1,9%). Ottima la percentuale di popolazione connessa ad impianti di depurazione: ben il 90,3% con il comune di Siena che ha migliorato la sua performance dell’!% nel corso del 2010.
Qualità dell’aria. Grazie al cielo Siena è molto lontana dai numeri negativi delle città che capeggiano questa classifica. Ancona primeggia con 140 giorni di sforamento dei PM10, Torino seconda con 131. La nostra città si piazza nella fascia da 0 a 21 sforamenti/anno. Nel complesso il posizionamento delle centraline di rilevamento lascia comprendere come la prima causa di questo tipo di inquinamento sia il trasporto stradale.
Tasso di motorizzazione. Il numero di vetture per mille abitanti è elevato ovunque. Ben 77 comuni capoluogo di provincia hanno più di 600 vetture immatricolate per mille abitanti. Siena, in questa classifica, si distingue tra gli otto comuni con più di 200 motocicli ogni mille abitanti: 207,5, in una graduatoria comandata da Imperia con 252, seguita da Savona con 234. A conferma delle difficoltà del traffico privato nelle realtà con crescente congestionamento del traffico veicolare, della scarsa disponibilità di aree di sosta, la crescita di aree con limitazione o interdizione alla circolazione dei veicoli. E, pur con l’approvazione del Put (Piano urbano del traffico veicolare), sancisce anche il fallimento del trasporto pubblico urbano.
Verde Urbano. La classifica nazionale, rispetto al 2009, non registra variazioni della media riguardo la densità di verde urbano nei capoluoghi di provincia italiani. Ma purtroppo Siena, con le discutibili scelte della amministrazione Cenni di riempire le valli di case, si colloca in fondo alla classifica tra le città con il segno meno nella gestione delle aree verdi pubbliche. Ricordiamo che Palazzo Pubblico ha svolto un censimento del verde per aggiornare quello vecchio, ma non ha mai fatto il Piano del Verde Urbano. Questo piano è uno strumento integrativo del Piano Regolatore Generale, non c’è, lo aveva ammesso lo stesso neosindaco Ceccuzzi nel suo programma elettorale (Azione 5), si capisce la fretta della giunta Cenni di approvare l’inutile colata di cemento nel febbraio scorso prima delle elezioni. Giusto per favorire la lobby del mattone, creando dei diritti che forse non esistono. Se ne è accorta perfino l’Istat.