"Che le norme ci siano, anche inutili, anche talvolta dannose, è normale e va comunemente accettato; quello che non è normale invece è che le norme vengano fatte rispettare"
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SIENA. Viviamo in uno strano pese e in uno strano tempo. Tutti chiediamo a gran voce più sicurezza: più sicurezza quando siamo a casa in pantofole con la nostra famiglia; quando siamo a lavorare e ci fa orrore sentire delle migliaia di morti sul lavoro che ogni anno affliggono il nostro paese per portare a casa spesso uno stipendio da fame; quando siamo in strada e vediamo sfrecciare auto accanto a noi che viaggiano a velocità folli o fanno manovre pericolose.
Oppure ci in… infervoriamo quando vediamo un invalido che non riesce a parcheggiare il veicolo perché lo spazio a lui riservato è occupato da persone perfettamente sane; o quando giriamo intorno per ore senza riuscire a sostare il nostro veicolo perché nel parcheggio a orario ci sono automobilisti che del disco orario se ne infischiano e la macchina in sosta ce la lasciano tutto il giorno. Si ma quando capita che siamo noi a fare queste cose, e magari la Polizia Municipale ce lo fa notare infliggendoci una sanzione, allora gridiamo allo scandalo, alla prevaricazione, all’ingiustizia, alla sopraffazione di una autorità ottusa nei confronti di cittadini inermi. E in questo nostro sfogo urlato, talvolta becero, troviamo facile sponda nella stampa e in quella politica che fa dell’opposizione a tutto la sua ragione di esistere.
E’ capitato a tanti di noi di venire sanzionati e di maledire quell’agente che in quel momento, ma solo perché ci ha colpiti personalmente, consideriamo troppo zelante o quel Sindaco che, porca miseria, ha messo proprio li l’autovelox. Ma se dopo ci riflettiamo un attimo ci rendiamo conto che le sanzioni prese per le violazioni al codice della strada non sono una tassa obbligatoria e basta rispettare le regole per evitarle.
Mi fa francamente sorridere chi, come Piccini, se la prende con l’autovelox, che ha la semplice funzione di registrare il comportamento pericoloso di un automobilista che è passato da li superando il limite di velocità imposto dalle norme sulla circolazione stradale. Nel caso specifico degli autovelox senesi limiti che esistevano già da molto prima dell’Amministrazione Valentini, forse già esistenti dai tempi dell’Amministrazione Piccini.
Ma una certa politica è così. Che le norme ci siano, anche inutili, anche talvolta dannose, è normale e va comunemente accettato; quello che non è normale invece è che le norme vengano fatte rispettare. Questo nel paese alla rovescia che questa politica vuole è inaccettabile.
Walter Biagini