"O minore qualità o tariffe più salate. A pagare solo e sempre i bambini e le famiglie"
SIENA. Dall’Oseervatorio W la pappa al pomodo riceviamo e pubblichiamo.
“La notizia che il bilancio dell’esercizio 2021 dell’ASP sia stato bocciato da parte dei revisori contabili dell’Azienda ci lascia molto preoccupati. Dai giornali si legge che i revisori hanno constatato che la gestione ordinaria dell’azienda – che si occupa, tra le altre attività, delle mense scolastiche di Siena – è in forte perdita. Quando i conti di una azienda sono in negativo, occorre risanare e quasi sempre i percorsi di risanamento passano inevitabilmente o da una riduzione dei costi e da un aumento delle tariffe a carico degli utenti o – ahinoi! – dal peggioramento della qualità dei servizi erogati. Come Osservatorio temiamo che questa ultima ipotesi possa essere la più probabile: per evitare l’aumento delle tariffe dovremo accontentarci – forse – di qualità sempre più ridotta del servizio mensa scolastico. A tal proposito occorre ribadire e ricordare che i bandi di approvvigionamento delle derrate alimentari dell’ASP di Siena hanno come criterio di aggiudicazione quello del massimo ribasso e che spesso assistiamo a sostituzioni di alimenti bio con altri aventi caratteristiche di minore qualità e perciò più economici…
Infine, ci lascia molto perplessi il fatto che l’Amministrazione Comunale, quale ente appaltante il servizio mensa, non si sia dotato di nessuno strumento di controllo della qualità del servizio offerto alle famiglie e non vengano effettuati né monitoraggi sistematici sugli scarti (ciò che finisce nel cassonetto della spazzatura) né questionari di gradimento. In questi anni come Osservatorio abbiamo scritto al Sindaco e all’Assessore ma con nessuna risposta da parte del primo, mentre il secondo distribuisce risposte piccate ai cittadini a mezzo social e nell’unico confronto con i genitori in una Commissione Mensa è stato protagonista di una fuga rocambolesca per impegni sopraggiunti. Rimane il Consiglio Comunale a cui ci appelliamo: tocca ai consiglieri che hanno gli strumenti per leggere i bilanci e capire come tutelare i cittadini e le cittadine di Siena e soprattutto i più piccoli. Dal pasto mensa passa la salute dei bambini e governare bene guardando ai più piccoli, significa investire sul futuro. Se al sindaco di Siena non importa nulla della salute dei bambini e delle bambine senesi ci aspettiamo che i nostri rappresentanti, che sono anch’essi genitori, nonni o zii, lo facciano. Come Osservatorio W la Pappa al pomodoro siamo disponibili a confrontarci con tutti i gruppi che hanno voglia e volontà di affrontare questa incresciosa situazione”.