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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio comunale del 10 aprile: approvazioni e interrogazioni

SIENA. Di seguito i comunicati relativiv al consiglio comunale odierno (10 aprile)

Il Consiglio comunale riconosce la legittimità di alcuni debiti fuori bilancio

Il Consiglio comunale di Siena, nella seduta di oggi, giovedì 10 aprile, ha approvato il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio. L’atto, illustrato dall’assessore al bilancio del Comune di Siena Riccardo Pagni, è stato approvato con ventiquattro voti favorevoli, cinque contrari e un astenuto dei trenta consiglieri comunali presenti.

L’importo complessivo è di 13.638,53 euro ed è relativo alle spese legali per cinque sentenze: tre del Giudice di Pace di Siena, una del Tribunale di Siena e una della Corte d’Appello di Roma. L’importo più cospicuo, 12.500 euro, è quello stabilito dalla sezione Lavoro del Tribunale di Siena ed è relativo alla liquidazione di spese di giudizio per una sentenza esecutiva. Le tre sentenze del Giudice di Pace, inerenti contestazioni a verbali elevati dalla Polizia Locale, comporteranno un esborso complessivo di 829,85 euro. In merito a una sentenza della Corte d’Appello di Roma, il Comune è tenuto a sostenere una spesa di 308,67 euro per una causa civile.

Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, rinnovo triennale della convenzione fra i Comuni di Siena e Asciano

La convenzione per l’esercizio in forma associata tra i Comuni di Siena e Asciano per il servizio di supporto per la gestione delle attività connesse ai compiti del Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza è stata rinnovata per il triennio 2025-2027. Lo ha deliberato il Consiglio comunale nella seduta di oggi, giovedì 10 aprile, con voto unanime da parte dei trenta consiglieri presenti. L’atto è stato presentato dall’assessore al bilancio, Riccardo Pagni.

Fra i Comuni di Siena e di Asciano, fin dall’anno 2021, è stata stipulata una convenzione per la gestione associata di servizi per il “Supporto per la gestione delle attività connesse ai compiti di Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza”. Lo scorso 22 gennaio, l’amministrazione di Asciano ha richiesto il rinnovo triennale della convenzione, ed anche il Comune di Siena ha convenuto sul questa opportunità, stante la proficua collaborazione ed il lavoro svolto negli anni precedenti, in cui il rinnovo era avvenuto annualmente. Nella convenzione vengono individuate le finalità, le rispettive competenze e i rapporti finanziari.

Interrogazioni

Coordinamento eventi turistici, Giunti: “Necessario per attività non sostenibili con le risorse interne”

Una richiesta di chiarimenti sull’affidamento a esterni del servizio di coordinamento degli eventi turistici. È questo l’oggetto dell’interrogazione che ha presentato la consigliera del gruppo Partito Democratico, Anna Ferretti, durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 10 aprile. A rispondere è stato l’assessore al turismo del Comune di Siena, Vanna Giunti.

Il servizio oggetto – ha esordito l’assessore – risponde all’esigenza concreta di attivare un coinvolgimento diretto degli operatori economici del centro storico nelle principali manifestazioni turistiche in programma nel 2025. Una necessità che, per caratteristiche e modalità operative, non poteva essere soddisfatta dalle risorse interne dell’amministrazione. Questo incarico ha già prodotto un primo e rilevante risultato: in occasione dell’edizione 2025 di Strade Bianche, ben centotrentadue operatori commerciali hanno partecipato attivamente, personalizzando le proprie vetrine in sintonia con l’evento, contribuendo così a rafforzare l’immagine turistica della città e la qualità dell’accoglienza”.

L’organico attualmente in forza nel servizio Progetti sovracomunali e ufficio comunale d’Ambito – ha proseguito Giunti – è composto da cinque unità: quattro funzionari, di cui uno part-time, e un operatore esperto. Pur trattandosi di figure altamente qualificate, impegnate nella gestione di progetti strategici come il mantenimento della certificazione Gstc, l’aggregazione Francigena Sud, il Trekking Urbano, il Siena Tourism Hub e l’organizzazione dei ‘Giovedì di Siena’, risulta evidente la difficoltà nel coprire anche la fase esecutiva delle iniziative, soprattutto quelle che richiedono flessibilità oraria, disponibilità immediata e una presenza costante sul territorio”.

Entrando nello specifico della determina di affidamento, l’assessore ha spiegato che “la scelta di ricorrere a un affidamento esterno, per un importo complessivo di 14.150 euro, è stata dettata dalla necessità di garantire l’attuazione di un piano operativo che includeva contatti diretti con oltre duecento operatori, sopralluoghi presso le attività, consegna e ritiro di materiale promozionale, documentazione fotografica e rendicontazione. L’obiettivo era favorire la personalizzazione delle attività commerciali in occasione di eventi chiave come Strade Bianche, Giro d’Italia, Mille Miglia, i ‘Giovedì di Siena’ e ‘Eroica Gaiole’. Si tratta di attività difficilmente conciliabili con l’orario d’ufficio e le mansioni dei dipendenti comunali”.

Condivido pienamente – ha concluso Giunti – le riflessioni sul valore della continuità delle professionalità nel settore turistico. È infatti un impegno costante di questa amministrazione investire nella formazione e nel rafforzamento delle competenze interne. Tuttavia, sarebbe poco realistico immaginare che gli uffici comunali possano rispondere da soli, con le attuali dotazioni, a ogni esigenza operativa, specie in una fase storica in cui i progetti in corso si stanno moltiplicando e richiedono rapidità di esecuzione, presenza capillare sul territorio e disponibilità non sempre compatibili con l’orario ordinario di lavoro”.

La consigliera del gruppo Partito Democratico, Anna Ferretti, si è dichiarata “non soddisfatta, in quanto la risposta conferma quello che pensavo. Chi ha ricevuto l’incarico ha lavorato e sta lavorando bene, ma il prossimo anno si ricomincia daccapo. Non è garantita dunque la continuità nel tempo che richiederebbe questo tipo di lavoro. Serve una professionalità continua: se non si può fare attraverso il personale dipendente per le problematiche contrattuali, serve trovare una soluzione che garantisca professionalità con continuità temporale. Sarebbe un guadagno per tutti, compresa l’amministrazione, che deve ragionare realmente e senza provvisorietà, anche attraverso queste azioni, sul turismo e la vocazione internazionale decantata. Ci sono stati troppi annunci, con progetti creati e poi sui quali si è tornati indietro come le navette o le norme di salvaguardia, che creano invece instabilità. Servono maggiore affidabilità e stabilità, che il Comune non sta dando. Lo dico per il bene e il futuro di Siena”.

Bando regionale per gli impianti sportivi, Loré: “Scelte effettuate considerando le possibili premialità

Il decreto regionale 4592 del 6 marzo 2025, l’avviso pubblico per il sostegno a investimenti in materia di impiantistica e spazi sportivi pubblici destinati alle attività motorie sportive mediante contributi in conto capitale per l’anno 2025, è stato oggetto, durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 10 aprile, di un’interrogazione da parte del consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato l’assessore all’edilizia sportiva, Lorenzo Loré.

“Il testo dell’avviso – ha spiegato l’assessore – è stato esaminato e sono state vagliate numerose opzioni. L’amministrazione comunale, infatti, ha diversi progetti approvati dalla Giunta che potrebbero essere presentati per la richiesta di contributi da parte della Regione Toscana: tra gli altri, il rifacimento della tribuna e del muro a lato dello spogliatoio maschile del Campo Scuola, i lavori di completamento dell’impianto sportivo di Taverne d’Arbia, la riqualificazione dei campi sportivi di via Custoza e di via Milanesi. Dopo attenta valutazione, in considerazione delle possibili premialità previste dal bando, sono stati scelti l’intervento di riqualificazione funzionale ed efficientamento energetico della pista polivalente Engels Lambardi alla Colonna di San Marco e la realizzazione di tribune al campo sportivo di Taverne d’Arbia, in programmazione nel primo caso e in corso di esecuzione nel secondo caso, per un totale di 400mila euro”.

“Il bando – ha ricordato Loré – considera prioritarie le istanze aventi per oggetto interventi presentati da soggetti che non hanno beneficiato del medesimo contributo nel 2022, interventi già avviati, ma non conclusi, al momento della presentazione dell’istanza di contributo e interventi che prevedano l’efficientamento energetico. Nel nostro caso, partiamo con un ‘malus’ rappresentato dal contributo ricevuto nel 2022 per il velopattinodromo dell’Acquacalda. Per questa ragione, sono stati individuati i due interventi sopra specificati che consentono di ricevere delle premialità legate all’efficientamento energetico nel caso della pista polivalente e all’essere in corso i lavori nel caso delle tribune di Taverne”.

“Per completezza – ha concluso l’assessore Loré – informo che ancora la domanda non è stata formalmente presentata, visto che il bando scade il prossimo 8 maggio”.

Il consigliere Luca Micheli (gruppo Partito Democratico), si è dichiarato “soddisfatto della risposta anche se mi sarebbe piaciuta una maggiore attenzione nei confronti di alcune palestre delle scuole medie come la Peruzzi e la Tozzi che dopo l’ultimo nubifragio sono rimaste allagate e che dunque avrebbero bisogno di manutenzione, oltre al fatto che proprio la Peruzzi ha finestre non perfettamente funzionanti”.

Antenna Sant’Andrea, Giordano: “Diniego dalla conferenza dei servizi, disponibili a collaborare per soluzioni alternative

In merito all’istanza presentata da Inwit per l’installazione di un’antenna, nello specifico un traliccio, in località Sant’Andrea a Montecchio, la Conferenza dei servizi tenutasi il 17 marzo scorso ha espresso parere negativo”. Così l’assessore ai servizi informatici e sviluppo digitale del Comune di Siena, Giuseppe Giordano, ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Fratelli d’Italia, Pierluigi De Angelis, durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 10 aprile, relativamente al progetto di installazione di un’antenna di rete mobile.

“La direzione Territorio – ha proseguito Giordano – ha espresso un parere positivo con prescrizioni attraverso lo Sportello unico edilizia (Sue), abusi, condoni e vigilanza edilizia, agibilità, mentre il servizio Urbanistica e paesaggio si è espresso negativamente. La direzione Opere pubbliche e opere Pnrr, manutenzioni, attraverso il servizio Ambiente, decoro urbano, logistica, prevenzione e protezione civile ha rilasciato un nulla osta. Il comando della Polizia Locale ha dato parere positivo con prescrizioni. Arpat, sebbene non presente in conferenza, ha espresso parere positivo. La Soprintendenza ha invece rilasciato un parere negativo. Il parere di Enac è stato acquisito per ‘silenzio-assenso’, dunque anch’esso è da ritenersi favorevole. Alla conclusione della conferenza, Inwit ha chiesto la collaborazione dell’amministrazione per individuare siti alternativi per la collocazione dell’antenna. I presenti, pur non potendo impegnare formalmente il Comune, hanno confermato la doverosa disponibilità degli uffici a collaborare per individuare una soluzione condivisa che possa tenere conto delle istanze emerse, tanto da parte del gestore quanto della cittadinanza”.

“A seguito di questo confronto – ha ricostruito l’assessore – in data 19 marzo il servizio Ambiente, logistica e protezione civile, senza perdere tempo, ha richiesto formalmente al referente della società Circet, incaricata da Inwit, l’invio dell’area di ricerca relativa all’antenna da installare a Sant’Andrea a Montecchio, così da verificare la possibilità di utilizzare un sito alternativo di proprietà comunale. Il giorno successivo, il 20 marzo, lo stesso servizio ha incontrato due rappresentanti del comitato di Sant’Andrea, ascoltandone le valutazioni e proposte. È seguito un sopralluogo tecnico da parte del personale comunale per esaminare, in particolare, la compatibilità paesaggistica delle eventuali nuove ipotesi di localizzazione dell’infrastruttura, in modo da fornire un orientamento utile al gestore, fermo restando che spetta a quest’ultimo la decisione finale sul punto tecnicamente più idoneo da sottoporre poi all’approvazione dell’ente. Il percorso seguito, come ho già avuto modo di sottolineare in occasione di precedenti risposte, si sta sviluppando nel pieno rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente, con grande attenzione e trasparenza”.

Giordano ha sottolineato che “il Comune ha garantito la presenza in Conferenza dei servizi di due rappresentanti del comitato di Sant’Andrea, dando così pieno valore alla partecipazione dei cittadini. La loro presenza è stata possibile anche grazie all’attività di pubblicizzazione dell’istanza e all’impegno immediato del Comune, che ha voluto coinvolgere sin dall’inizio tutte le parti interessate. Altre forme di partecipazione assembleare, pur non previste dalle norme, erano state auspicate da questa amministrazione, che ha cercato in ogni modo di assicurare la massima circolazione delle informazioni. Ciò è stato fatto sia attraverso la Conferenza dei servizi, sia pubblicando online gli atti progettuali, sia attraverso una mia intervista rilasciata alla stampa. Tuttavia, va evidenziato che l’indisponibilità di altri soggetti competenti, ovvero Inwit e Arpat, ha impedito la realizzazione di ulteriori momenti pubblici di confronto. Il Comune, per legge, non può surrogare tali assenze, essendo la competenza in materia ripartita tra i diversi enti coinvolti. Rimango comunque a disposizione, insieme agli uffici, per seguire con attenzione l’evolversi della situazione, continuando a garantire la massima trasparenza e collaborazione”.

Il consigliere Pierluigi De Angelis (gruppo Fratelli d’Italia), si è dichiarato “completamente soddisfatto per la risposta esaustiva e chiarificatrice, che mette in evidenza la limpidezza della procedura posta in essere e l’informazione data con puntualità ai cittadini. A questo aggiungo la possibilità data ai cittadini stessi di accedere a tutte le informazioni del caso. Ringrazio assessore e uffici per la disponibilità data rispetto a tutte le richieste pervenute, non soltanto dal punto di vista amministrativo con l’apertura della Conferenza dei servizi a rappresentanti del Comitato, ma anche a ulteriori confronti e incontri. Assessore e uffici si sono messi a disposizione per risolvere le diverse esigenze emerse nel quartiere, comprese quelle di coloro che hanno espresso la necessità di sviluppo della tecnologia. Vorrei ringraziare anche i rappresentanti dei comitato Sant’Andrea che hanno dimostrato apertura al dialogo e la volontà di trovare la migliore soluzione possibile nell’interesse di tutti”.

Recupero del padiglione Conolly, Fabio: “Mancanza di proposte di riqualificazione e progetti di ammodernamento”

Al momento non sono giunte a questa amministrazione proposte di riqualificazione e progetti di riammodernamento, né a breve né a medio-lungo termine, su cui poter lavorare anche dal punto di vista della progettazione urbanistica. Il Comune può farsi promotore di queste iniziative, come ha fatto, ma non può agire direttamente su una struttura che non è di sua proprietà”. Con queste parole il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 10 aprile, all’interrogazione del consigliere Vanni Griccioli del gruppo Per Siena sullo stato dei fatti per il recupero della struttura Conolly.

Per quanto riguarda l’archivio storico delle cartelle cliniche del vecchio manicomio – ha esordito il Sindaco –, la proprietà Asl Toscana Sud Est ha comunicato che questo è stato spostato a Corciano, presso la ditta che tiene l’archivio corrente dell’Asl, perché si è reso necessario liberare il padiglione Chiarugi e fare posto al cantiere Pnrr dell’ospedale di comunità. È in programma di riportarlo a Siena in tempi brevi, si stanno valutando varie collocazioni, ma accertiamo il fatto che tale archivio sia stato ospitato in luogo protetto e adeguatamente conservato”.

Venendo al cuore dell’interrogazione – ha proseguito Fabio – premetto che l’amministrazione comunale è a conoscenza della situazione in cui si trova il padiglione Conolly, in grave stato di degrado a fronte delle enormi possibilità di evoluzione che un suo recupero funzionale potrebbe restituire. Fra l’altro, già prima della delibera di Consiglio di un anno fa cui si fa riferimento nell’interrogazione, avevo incontrato l’associazione Salviamo il Conolly, alla presenza anche del responsabile dell’ufficio Patrimonio Asl; nel giugno dello scorso anno avevo effettuato un sopralluogo, insieme, fra gli altri, al Rettore e alla direttrice generale dell’Università degli Studi, mentre a luglio avevo accompagnato per un altro sopralluogo la regista Roberta Torre, interessata alla realizzazione di un prodotto cinematografico. Confermo quindi, come esplicitato nell’atto di indirizzo approvato da questo Consiglio comunale, di riconoscere il valore artistico, culturale e storico-architettonico del padiglione Conolly, meritevole di un alto e significativo intervento per la valorizzazione della ricchezza del patrimonio comune della città di Siena. Così come confermo il nostro interesse e impegno per iniziative di qualificazione e valorizzazione che coinvolgano, a partire dalla stessa proprietà, anche le altre istituzioni cittadine, I’associazionismo, nonché gli ordini professionali. Tant’è vero che il 20 giugno 2024 avevo portato in Giunta l’informativa relativa alla bozza di convenzione cui si fa riferimento nell’interrogazione, bozza per la quale avevamo dato l’assenso”.

Successivamente – ha spiegato ancora il Sindaco – ho ricevuto una nuova bozza di convenzione, dalla quale, dopo la revisione da parte della direttrice generale Unisi, venivano escluse l’associazione La Pergola e la Società Esecutori Pie Disposizioni, bozza di convenzione sostanzialmente in linea con quanto precedentemente concordato. Mi limito ad alcuni punti essenziali: ‘Il progetto va quindi a configurarsi come il recupero di uno spazio e del suo patrimonio materiale e immateriale, destinato a sua volta a essere fulcro del patrimonio storico del luogo e stimolo per l’ideazione e la creazione di interventi culturali e museologici finalizzati alla conoscenza e al benessere delle persone, in linea con quanto in questo stesso luogo è stato tentato di fare negli anni più difficili dell’assistenza alla malattia mentale e alle persone colpite da stigma ed emarginazione. La visione di questo progetto è quella di rivitalizzare l’intera area facente parte della cittadella manicomiale con particolare riferimento agli edifici storici abbandonati e alle aree esterne e verdi ivi presenti, creando un campus culturale vivace che connetta le attività universitarie e assistenziali con la vita sociale e lavorativa dei cittadini senesi. […] Le parti si impegnano, in particolare, a promuovere le azioni elencate di seguito: partecipazione a bandi di sviluppo e ricerca e artistici regionali, nazionali, ed europei per il finanziamento delle attività oggetto del presente accordo; ricerca e individuazione di percorsi di finanziamento privato per la rivalorizzazione e il recupero degli edifici; promozione e sostegno di attività di ricerca scientifica e culturale che toccano gli interessi e le competenze di specifiche discipline e/o si collocano a cavallo tra ambiti disciplinari diversi (ricerche interdisciplinari), volte al recupero dei beni in oggetto; promozione di progetti di recupero urbano sostenibile; sviluppo di competenze trasversali degli studenti e dei cittadini che verranno coinvolti nei vari progetti; promozione di azioni finalizzate a promuovere il benessere delle persone, dal punto di vista fisico – ad esempio tramite l’organizzazione di attività sportive – psicologico e ricreativo; creazione di una serie di relazioni con soggetti esterni finalizzate alla progettazione di interventi di recupero dei beni immobili oggetto del presente accordo; offerta di un idoneo e appropriato supporto di natura tecnico-scientifica, museografica e museologica, ed amministrativa, compatibilmente con le proprie esigenze organizzative, per la realizzazione dei progetti che deriveranno dal presente protocollo e che saranno di volta in volta specificati negli accordi esecutivi dei progetti stessi’”.

L’accordo, in realtà un atto di indirizzo o una dichiarazione di intenti più che un vero progetto – ha evidenziato Fabio – sarebbe entrato in vigore dalla sua sottoscrizione con la durata di quattro anni e possibilità di rinnovo, ma la questione si è arenata e la firma ancora non c’è stata per il cambio di governance della Asl, che ha fra l’altro bloccato anche il progetto ‘Let’s art’ per una delle Officine, per cui insieme a Unisi abbiamo richiesto un incontro con il nuovo direttore generale, incontro fissato per il prossimo 20 maggio. In occasione della firma del protocollo d’intesa Comune-Unisi, il 20 marzo scorso, abbiamo ripreso il discorso sul padiglione Conolly, dal momento che tra le finalità si parla anche di ‘promuovere la conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico al fine di renderlo visibile, sostenibile e fruibile dalla collettività universitaria, dalla comunità locale e attrattivo nei confronti della comunità nazionale e internazionale’. Ma non dobbiamo nascondere, oltre al tema della non facile convivenza e coabitazione tra funzioni diverse (nuovo centro di salute mentale, hospice, casa di comunità, università), quello che è il problema fondamentale, che riguarda in primis la proprietà, della sostenibilità economica (almeno cinque milioni di euro stando alla stima fatta a suo tempo da Asl). Per questo, nei vari incontri con vari interlocutori cui ho partecipato si è sempre messo l’accento sulla necessità di trovare finanziamenti; l’Asl in tal senso ha raccolto la disponibilità alla collaborazione da parte degli studenti del Politecnico di Milano, così come ha partecipato, grazie a una giovane architetta italo inglese, a un bando del Ministero della Cultura inglese per il recupero di edifici storici, la cui eventuale vincita consentirebbe almeno il finanziamento delle spese di progettazione, progettazione preventiva indispensabile per poter accedere a qualunque forma di finanziamento”.

Al momento – ha concluso il Sindaco Fabio – non sono giunte a questa amministrazione proposte di riqualificazione e progetti di riammodernamento, né a breve né a medio-lungo termine, su cui poter lavorare anche dal punto di vista della progettazione urbanistica. Proseguiremo con le interlocuzioni con gli enti interessati affinché si attivi concretamente un percorso virtuoso. Il Comune può farsi promotore di queste iniziative, come ha fatto, ma non può agire direttamente su una struttura che non è di sua proprietà, dovendo peraltro occuparsi di numerose altre situazioni, anch’esse prioritarie per lo sviluppo e la conservazione delle bellezze artistiche e architettoniche della nostra città”.

Il consigliere Vanni Griccioli del gruppo Per Siena ha replicato: “Ero a conoscenza diretta e indiretta della situazione e di come si stava dipanando. Sarà mia cura, nel mese di maggio, raccogliere nuovamente informazioni in merito, per poter eventualmente trovare anche delle soluzioni sul fronte dei finanziamenti, magari legate a quell’idea di progetto, che già avevamo prodotto come gruppo consiliare nel precedente mandato amministrativo, di un fondo immobiliare di finanziamento pubblico-privato, in cui inserire strutture pubbliche e private al momento vuote e inabitate per consentirne il recupero. Sarà mia cura riportare il progetto, sotto forma di mozione, in questo Consiglio comunale”.

Cultura della legalità e rispetto delle regole, Papi: “Nuove generazioni al centro delle politiche educative del Comune”

Le iniziative di promozione delle cultura della legalità e del rispetto delle regole nelle scuole primarie e secondarie del Comune di Siena sono state l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Chiara Parri, del Gruppo Sena Civitas, durante la seduta di oggi, giovedì 10 aprile, del Consiglio comunale di Siena. A rispondere è stato l’assessore ai servizi sociali, al volontariato e al terzo settore, Micaela Papi.

“In riferimento all’interrogazione in oggetto – ha dichiarato l’assessore – desidero ribadire che per questa amministrazione la promozione della legalità, del rispetto delle regole e della cittadinanza attiva rappresenta un impegno prioritario, tradotto in azioni concrete rivolte alle nuove generazioni. Questo obiettivo si realizza attraverso una stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche e le forze dell’ordine, in una rete di interventi coordinati ed efficaci”. L’assessore ha ricordato alcune delle principali iniziative sostenute dal Comune, a partire da “La Strada – Tra passione e sicurezza”, progetto promosso dall’Associazione nazionale Carabinieri – sezione di Siena, che coinvolgerà nel maggio 2025 le scuole primarie e secondarie di primo grado, con un focus sull’educazione civica e stradale. A questa si affianca la campagna “Una vita da social”, promossa dalla Polizia di Stato – Questura di Siena e patrocinata dall’assessorato all’Istruzione, prevista per l’8 aprile 2025 e rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con approfondimenti su uso consapevole del web, rischi digitali e sicurezza.

Grande rilievo – ha proseguito Papi – ha avuto anche l’ottava Giornata nazionale sulle dipendenze tecnologiche e il cyberbullismo, realizzata in collaborazione con l’associazione Di.Te., e il progetto ‘Rugby e rispetto sociale’, finanziato dalla Regione Toscana, che ha saputo veicolare con efficacia i valori della responsabilità e del rispetto nelle scuole, coinvolgendo anche la dimensione intergenerazionale. Tra le esperienze innovative c’è anche il progetto promosso dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Siena, che ha coinvolto gli studenti delle scuole secondarie in percorsi formativi su temi come la funzione della pena, la marginalità sociale e la dignità delle persone detenute, con un approccio vicino al linguaggio dei giovani, anche attraverso la musica”.

Accanto a queste iniziative – ha proseguito Papi – l’amministrazione, attraverso il servizio Politiche giovanili, porta avanti un programma strutturato e continuativo di interventi rivolti ai giovani, in particolare a quelli più fragili o a rischio di esclusione. Questo si concretizza tramite l’educativa di strada e i Centri di aggregazione giovanile, dove operatori qualificati accompagnano i ragazzi in percorsi di crescita personale e sociale, offrendo opportunità di espressione e socializzazione in ambienti sicuri e stimolanti. Grande importanza viene riservata anche al contrasto alla dispersione scolastica e alle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, con percorsi personalizzati di reinserimento scolastico e lavorativo: una strategia integrata che punta a prevenire il disagio giovanile e a promuovere una cittadinanza attiva e consapevole. Stiamo inoltre introducendo una nuova figura professionale: un funzionario di Polizia Locale che sarà assegnato alla Direzione servizi alla persona e istruzione. Questa figura collaborerà alla realizzazione di progetti sociali e di sicurezza in sinergia con scuole, enti del territorio e il Nucleo antidegrado della Polizia Locale. Continueremo a investire nella formazione delle nuove generazioni, considerando la scuola come luogo centrale per costruire una comunità più consapevole, solidale e rispettosa delle regole. Le iniziative avviate finora testimoniano il nostro impegno concreto e rappresentano solo l’inizio di un percorso che intendiamo sviluppare e potenziare, in stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche e le forze dell’ordine.”

Il consigliere Chiara Parri (Sena Civitas) ha replicato dichiarandosisoddisfatta dalla risposta. Penso che questo tema oggi più che mai sia cruciale, e la scuola rimane il luogo privilegiato per la formazione di una comunità consapevole e per lo sviluppo della cultura della legalità. Cultura che, come vediamo, deve essere sviluppata ancora di più, dati anche i recenti accadimenti cittadini: mi associo al Sindaco nel sostenere che serve un cambio di passo, anche tra le istituzioni, e sono felice che l’amministrazione si sia mossa in questo senso, lavorando anche con le scuole e con il mondo giovanile. Spesso queste iniziative vengono fatte ma non pubblicizzate, e la mia interrogazione era volta anche a rendere noto che siamo fortemente impegnati in questi temi”

Disabilità gravi, Papi: “Nuove iniziative di sostegno dopo sospensione del contributo regionale”

I contributi per famiglie con figli disabili ai quali è stata riconosciuta la condizione di handicap grave sono stati l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Chiara Parri, del Gruppo Sena Civitas, durante la seduta di oggi, giovedì 10 aprile, del Consiglio comunale di Siena. A rispondere è stato l’assessore ai servizi sociali, al volontariato e al terzo settore, Micaela Papi.

“Questa tematica – ha spiegato Papi – rappresenta una questione di notevole importanza per le famiglie senesi con figli minori in situazione di disabilità grave, ed è fortemente sentita anche dall’amministrazione. Il contributo regionale di settecento euro per ciascuna famiglia con figli disabili è stato erogato fino al 2023, e negli ultimi anni di erogazione abbiamo visto una crescente domanda da parte delle famiglie senesi. Questo contributo ha avuto il merito di alleviare il carico economico delle famiglie, contribuendo a migliorare la qualità della loro vita, grazie anche alla migliore comunicazione offerta dal progetto ‘Obiettivo Famiglia’, che ha permesso a molte famiglie di usufruire di questa importante risorsa”.

Purtroppo – ha proseguito l’assessore – la Regione Toscana ha deciso di sospendere il contributo per l’anno 2024 e per il 2025, come stabilito dalla legge di bilancio 50 del 28 dicembre 2023. La decisione ha suscitato numerose lamentele da parte dei cittadini, che sono state prontamente segnalate alle strutture regionali competenti. Durante la seduta della Consulta comunale della disabilità del 22 febbraio 2024, è stato riferito che i garanti della disabilità stanno lavorando insieme per trovare una soluzione alternativa al contributo sospeso, e hanno elaborato una lettera indirizzata al Presidente della Regione per chiedere un nuovo tipo di sostegno. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha avviato una serie di iniziative per sostenere le famiglie, prendendo in considerazione il disagio rilevato. Tra le azioni messe in campo, l’assessorato ha implementato il Bonus Sociale Idrico Integrativo, che prevede due fasce Isee per le famiglie con disabilità, e il Bonus per la frequenza dei campi solari, con una priorità assoluta per i minori in situazione di disabilità. È stato inoltre previsto un contributo per l’assistenza dei minori con disabilità”.

Inoltre – ha concluso Papi – il progetto SiSiena Sociale 2.0, con un finanziamento complessivo di 670mila euro, prevede attività specifiche per le famiglie con disabilità, con 170mila euro destinati a interventi per i minori disabili. Il Comune sta inoltre gestendo il Fondo per l’autonomia e la comunicazione degli alunni disabili, destinando annualmente risorse per il sostegno alle attività scolastiche, che nel 2023 ammontano a oltre 85mila euro. Continueremo a monitorare la situazione e a mettere in campo ulteriori azioni per sostenere le famiglie con minori disabili, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni e degli enti del terzo settore. Non lasciamo sole le nostre famiglie, e ogni passo che faremo sarà finalizzato a garantire a chi vive una condizione di disabilità grave un supporto concreto per la loro vita quotidiana”.

Il consigliere Chiara Parri (Sena Civitas) ha replicato dichiarandosi “soddisfatta per quanto appreso, soprattutto per le iniziative intraprese dall’amministrazione per sopperire al contributo tolto dalla Regione. È importante ricordare che quando si parla di un minore con disabilità si parla di una rete familiare intera, che deve essere supportata sia per le necessità psicologiche sia per quelle materiali, perché gli impegni a cui queste famiglie sono chiamate non possono mai venire meno. A volte anche un semplice contributo che viene tolto può comportare uno sforzo insostenibile dell’accudimento del minore”.

Sanzioni al Codice della Strada, Tucci illustra i dati relativi al 2024 “Rispettare le norme significa più sicurezza per tutti”

Le sanzioni del Comune di Siena per il Codice della Strada sono state al centro dell’interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 10 aprile. A rispondere è stato l’assessore alla Polizia Locale, Enrico Tucci.

Faccio una premessa: la recente notizia che Siena detiene il primato nazionale del valore di sanzioni amministrative pro capite – ha evidenziato l’assessore – non deriva assolutamente dai dati del Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici (Siope), che riporta dati ufficiali e corretti, bensì da un’operazione assolutamente priva di senso inventata dal sito Facile.it, alla ricerca evidentemente di facile visibilità e ripresa da testate nazionali, che si è divertito a dividere la somma rilevata da Siope per il numero dei residenti, ottenendo così la fantasmagorica ‘multa pro capite’. Peccato che nella somma di 9.203.435,10 euro riportata da Siope siano inclusi non solo gli incassi derivati da sanzioni ai residenti, ma anche incassi da sanzioni a tutti i restanti cittadini italiani e a cittadini stranieri, nonché somme derivanti da sanzioni di anni precedenti riscosse nel 2024. In particolare, abbiamo recuperato 1.369.450,76 euro da sanzioni accertate nel 2023, 1.108.541,57 euro da sanzioni accertate nel 2022 e 620.084,76 euro da sanzioni accertate nel 2021. Il totale di queste somme recuperate nel 2024 da sanzioni irrogate negli anni precedenti ammonta a 3.098.076,43 euro. Per quanto riguarda i residenti sanzionati nel 2024, l’unico dato certo disponibile riporta che le sanzioni pagate da residenti a Siena sono 6330, per l’ammontare di 670.254,50 euro. Questo è un dato parziale, perché non tiene conto dei pagamenti avvenuti sul preavviso di accertamento, prima che fossero necessarie le visure alla banca dati per collegare la targa del veicolo al proprietario, ma anche volendolo raddoppiare siamo nell’ordine di un milione e duecentomila euro. Se volete, potete divertirvi a dividerlo per i residenti”.

Tornando al merito dell’interrogazione – ha proseguito Tucci – gli strumenti di rilevazione delle violazioni da remoto di cui si avvale il Comando della Polizia Locale di Siena sono molteplici. Abbiamo apparecchiature per la misura della velocità media da postazione fissa (tutor), installate rispettivamente sulla strada statale 223 di Paganico nel tratto compreso tra il chilometro 70+800 e il chilometro 70+180 e sulla strada statale Cassia tra il chilometro 219+675 e il chilometro 220+200. Ci sono apparecchiature a posto fisso per il rilevamento automatico delle infrazioni a semaforo rosso e installate ai seguenti incroci: Cavour/Vicobello; Vittorio Emanuele/Centro-Ricasoli; Montluc/Don Minzoni; Don Minzoni/Mazzini; Cassia Sud/Massetana Romana; Pescaia/Ricasoli; Ricasoli/Amendola. Sono poi presenti apparecchiature a posto fisso per il rilevamento automatico delle infrazioni per accesso abusivo nella Ztl, posizionate agli ingressi alla Ztl: Romana, Pispini, Ovile, Vallerozzi, Garibaldi, Camollia, Fontegiusta, Gazzani, Sasso di San Bernardino, Matteotti, San Domenico, Fontebranda, Mascagni, Bastianini, San Marco, Sperandie, Tufi, Fontanella. Oltre alle sanzioni da remoto, gli agenti sono impegnati quotidianamente in controlli (sia programmati che estemporanei) che riguardano le soste e più in generale tutte le norme di comportamento che devono essere rispettate ai fini di una circolazione inspirata ai principi della sicurezza. Nei posti di controllo, quindi con contestazione immediata, vengono usati anche un apparecchio velox mobile per il controllo della velocità istantanea e un apparecchio mobile che verifica la copertura assicurativa, la revisione e l’eventuale segnalazione del veicolo rubato. Afferiscono negli accertamenti delle sanzioni al Codice della Strada anche le violazioni che riguardano la sosta a pagamento, le cosiddette zone blu, per il controllo delle quali sono stati installati i parcometri”.

A fronte di un totale di 139.135 violazioni elevate – ha illustrato l’assessore – un numero importante, 69.239, riguarda i transiti irregolari in Ztl, dopodiché ci sono 28.463 violazioni accertate con il sistema tutor e 9.795 per il rosso semaforico. Per quanto riguarda l’importo delle sanzioni amministrative, è necessario precisare che questo può essere definito solo con l’accertamento, ovvero la notifica dell’atto, poiché, solo da quel momento, si ha la costituzione di un credito certo liquido ed esigibile per l’amministrazione. Per l’anno 2024 i valori degli importi relativi a violazioni del Codice della Strada sono i seguenti: totale accertato 11.300.756,82 euro, totale pagato 4.658.067,37 euro. Un ulteriore dettaglio è che nel 2024 sono stati inviati all’estero 35.299 verbali (compresi nei 139.135 totali) per la notifica e per l’eventuale riscossione coattiva; i tempi per la lavorazione di questi atti è di trecentosessanta giorni dal giorno della violazione o da quando l’organo accertatore è stato in grado di identificare il trasgressore”.

Ricordo – ha concluso l’assessore Tucci – che le sanzioni possono essere evitate osservando il Codice della Strada, con grande vantaggio per la sicurezza, l’incolumità e la qualità della vita di noi tutti”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “soddisfatto per la risposta completa fornita da assessore e uffici. Vista tutta la discussione sulle sanzioni, credo che fosse necessario un approfondimento da parte del Consiglio comunale, attraverso questa interrogazione, in modo che i cittadini avessero un punto di vista informato. Non sono però soddisfatto della sostanza: la finalità dell’interrogazione era quella di capire dove la sanzione sia un reale deterrente e soluzione estrema e dove la sanzione si traduca invece solo in un prelievo al cittadino. Abbiamo compreso dalla risposta fornita come il passaggio ai varchi Ztl sia l’occasione dove viene applicata la parte più consistente delle sanzioni, seguite da quelle per il non rispetto della velocità; poi però arriva il tema delle sanzioni semaforiche. Altre volte ho segnalato, insieme anche alle altre opposizioni, come, nei semafori cittadini, il giallo diventi rosso in un attimo. Questo crea non pochi problemi e toglie tranquillità di manovra ai cittadini. Ci sarebbe quindi la necessità di rivedere il meccanismo, iniziando dall’avvertimento di quando finisce il verde, cosa che rivestirebbe particolare importanza sia per i neopatentati che per i più anziani. In caso di sanzione, infatti, ai primi vengono decurtati moltissimi punti sulla patente; la sanzione ai secondi rischia invece di mortificare la loro prontezza nella conduzione del veicolo. Mi si è risposto in occasione di altra interrogazione che il così detto ‘countdown’, un segnale che anticipi la fine del verde, non possa essere applicato, ma faccio appello all’amministrazione di studiare meglio questo questione. Altra faccenda è il tipo di risultato economico: undici milioni di euro per il 2024 di sanzioni accertate e quattro milioni di euro realmente riscossi, e questo comporta le solite problematiche sul bilancio, perché si accerta, poi si riscuote meno della metà e infine si stralcia. Non è un aspetto da sottovalutare. Dobbiamo basare il bilancio comunale sui servizi, non sulle sanzioni. Infine, i dati possono essere tirati da una parte all’altra: non saremo i primi in Italia come multe ‘pro-capite’, perché molte sono a non residenti, ma sicuramente c’è un fondo di verità rispetto ad esempio ai dati di Grosseto o del capoluogo Firenze: questo ci deve far interrogare rispetto alla sostenibilità di questo sistema. Invito quindi la giunta comunale da una parte avere attenzione e trovare strumenti per correttivi alle sanzioni semaforiche e dall’altra a un governo più equilibrato tra le sanzioni comminate, quelle accertate, quelle riscosse e quelle stralciate. Occorre rivedere questo andamento, ingiusto per la nostra città e la sua immagine”.

Porto delle armi della Polizia Locale, Tucci: La valutazione psicologica non si effettua su nessun dipendente comunale”

La valutazione psicologica non è attualmente effettuata su nessuna categoria di dipendenti comunali. Inoltre, non si capisce come sia possibile valutare ‘l’idoneità psicologica’ di un soggetto in una situazione di una ‘reale’ emergenza conflittuale senza che questa si verifichi”. Così l’assessore alla Polizia Locale, Enrico Tucci, ha risposto all’interrogazione del consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 10 aprile, in merito ai tempi di formazione, addestramento, consegna e porto delle armi in servizio per i Vigili Urbani del Comune di Siena.

Il programma dell’attività formativa per il maneggio dell’arma – ha spiegato l’assessore – è stabilito dal Tiro a Segno Nazionale (Tsn), nel nostro caso di Siena. L’ arco temporale, secondo il cronoprogramma stabilito dal Comandante, è articolato in varie fasi. Il corso maneggio armi per operatori privi di abilitazione è suddiviso in tre sessioni settimanali, a cui partecipano sei agenti ogni volta, con esame finale teorico-pratico. La conclusione del corso è prevista per la metà del mese di giugno. Il primo nucleo di sei agenti ha già completato il corso tra il 24 e il 29 marzo scorsi. Ricordo, inoltre, che secondo la circolare del Ministero dell’Interno, la fonte ‘competente’ a prevedere l’obbligo di sottoporsi, a cadenze periodiche, a visite di accertamento dei requisiti psicofisici sembra essere il Regolamento che ciascun ente locale è chiamato ad adottare per disciplinare sia il servizio che l’ordinamento dei dipendenti dei Corpi e servizi di Polizia Locale. Questa soluzione appare, del resto, coerente anche con le norme che regolano il procedimento di attribuzione della qualità di agente di pubblica sicurezza. La disciplina in materia, peraltro eterogenea (non ci sono requisiti uguali per tutti), delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, non si applica alle Polizie Locali”.

La formazione e l’addestramento – ha proseguito Tucci – non prevedono una valutazione psicologica, in quanto le visite mediche e i certificati richiesti e la facoltà del dirigente/Comandante danno già ampia sicurezza sull’idoneità degli operatori. In particolare, tutto il personale ha presentato il certificato anamnestico previsto dalla normativa attuale in materia di porto d’armi ed è stato sottoposto a visita medico legale specifica. Inoltre, annualmente tutto il personale è sottoposto a visita di idoneità alla mansione, come previsto dal Documento di Valutazione dei Rischi, che peraltro non contempla tale tipo di accertamento. La valutazione psicologica non è attualmente effettuata su nessuna categoria di dipendenti comunali. Inoltre, non si capisce come sia possibile valutare ‘l’idoneità psicologica’ di un soggetto in una situazione di una ‘reale’ emergenza conflittuale senza che questa si verifichi. Quello che invece sarà fatto è l’addestramento operativo riproducendo situazioni di criticità con l’impiego di un simulatore acquistato dal Tsn. Questo addestramento, di tipo dinamico e con la possibilità di esercitare un certo stress sull’operatore, avviene, ovviamente, senza l’impiego di munizionamento reale”.

Al termine dell’iter formativo teorico-pratico – ha specificato l’assessore – si procederà con la consegna delle armi e con un’ulteriore sessione di addestramento al tiro con l’arma di ordinanza. L’arma scelta come arma di ordinanza è già presente nelle dotazioni del Tsn, è in distribuzione all’Esercito Italiano e in dotazione a diverse Polizie estere. Per quanto attiene le Polizie Locali, è in dotazione ad almeno venticinque in Italia. Per quanto attiene ai tempi, questi sono condizionati dall’adeguamento dei locali del Comando e dalla fornitura delle armi stesse da parte della ditta, e quindi al momento non possono essere certi, ma solo indicativi. Si può ragionevolmente ipotizzare che le armi saranno distribuite in un arco temporale tra la seconda meta di luglio e la prima metà di ottobre di quest’anno. Si precisa che il controllo in materia di armi e munizioni spetta alla Questura”.

Infine – ha concluso l’assessore Tucci – ricordo che il personale che ha manifestato dichiarazione di Obiezione di Coscenza non può effettuare la formazione all’uso delle armi, come recita espressamente la normativa nazionale, in particolare l’articolo 5, comma 6, della legge 230 del 1998”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “totalmente insoddisfatto. Richiamo, per motivare la mia insoddisfazione, il motivo per cui siamo stati critici sulla previsione del porto delle armi per il Corpo di Polizia Municipale: questo percorso doveva essere il punto finale di un ingente investimento, in termini di risorse, qualificazione, valorizzazione delle carriere, considerazione, che avrebbe portato poi alla fine anche alla formazione per la consegna e il porto dell’arma. Invece, si apprende che le armi saranno consegnate ‘a corsa’ già tra luglio e ottobre e che la normativa rinvia i requisiti dell’idoneità psicofisica ad apposito regolamento, che immagino sia interno, perché non mi sembra quello generale passato in Consiglio comunale. Mi auguro, quindi, che sulla valutazione dell’idoneità psico-fisica provveda adeguatamente un regolamento interno, che non conosco e penso non conosca nessun consigliere, e che fornisca tutti gli elementi utili a garantire prima di tutto il lavoro e l’operatività, che consenta la consegna e il porto delle armi in tranquillità e sicurezza. In ultimo, per gli Obiettori di Coscienza, già avevo compreso che non sarebbero avvenute la consegna e il porto delle armi; ma che non avvenga la formazione, in termini anche di valutazione e di pari trattamento, è un’interpretazione che non so fino a che punto sia sostenibile. La raccomandazione è che il regolamento interno abbia dettagliato approfonditamente, per i nostri agenti, i livelli di idoneità psico-fisica, e quindi che poi le misure di formazione siano appropriate, visto che per le altre forze armate la consegna e il porto avviene dopo circa un anno di attività dedicate. Il Corpo di Polizia Municipale rappresenta il Comune ed è un riferimento per tutti noi cittadini, per cui invitiamo l’amministrazione a valutare bene che tutti i Vigili siano messi nelle condizioni migliori per ricevere e portare le armi”.

Mozioni

Riconoscimento e valorizzazione dell’emergenza-urgenza: il Consiglio Comunale approva una mozione

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, giovedì 10 aprile, ha approvato una mozione sul riconoscimento e valorizzazione della filiera dell’emergenza-urgenza sanitaria, con richiesta di intervento alla Regione Toscana e all’Asl Toscana Sud Est per l’estensione delle indennità e il riequilibrio delle condizioni contrattuali. L’atto, presentato dal consigliere comunale Chiara Parri (Sena Civitas) ha ottenuto diciassette voti favorevoli e sei astenuti dei ventitré consiglieri comunali presenti.

La mozione impegna il Sindaco e la Giunta “a sollecitare la Regione Toscana affinché le recenti indennità aggiuntive previste per i medici di pronto soccorso vengano estese, nelle forme giuridiche e contrattuali possibili, anche ai medici dell’emergenza sanitaria territoriale, sia dirigenti che convenzionati in quanto parte integrante della stessa filiera dell’emergenza-urgenza sanitaria, precisando che i canali di riferimento per tali figure sono diversificati: la contrattualità dei medici convenzionati deve essere gestita in ambito di apposito accordo integrativo regionale, mentre la contrattualità dei medici dirigenti deve essere gestita tramite contrattazione integrativa aziendale. Ovviamente entrambi ricadono sotto la responsabilità di indirizzo e regia della Regione Toscana”. Inoltre tramite la mozione si impegnano Sindaco e Giunta “a richiedere alla Regione Toscana, laddove sono stati attivati accordi decentrati come la convenzione fra Ausl Toscana Sud Est e Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per prestazioni di servizio di emergenza territoriale da parte dei medici di pronto soccorso, di permettere l’applicazione della riduzione fiscale al 15 per cento secondo il parere della Agenzia dell’Entrate con risposta a quesito numero 265 del 2024, tenendo conto che la normativa nazionale tende con evidenza a defiscalizzare tutta la produttività aggiuntiva finalizzata alla riduzione delle liste d’attesa e alla gestione della carenza di personale, promuovendo anche il supporto tra aziende sanitarie. Inoltre a richiedere all’Ausl Toscana Sud Est di prevedere, nei limiti delle proprie competenze, misure integrative di valorizzazione per tali professionisti anche attraverso eventuali accordi decentrati o strumenti premiali alternativi”. Infine la mozione impegna “a coinvolgere l’Ordine dei Medici, i sindacati di categoria e l’Università di Siena in un tavolo di confronto locale, con l’obiettivo di analizzare in modo strutturato le cause della carenza di vocazioni in emergenza urgenza e formulare proposte condivise per incentivare l’accesso e la permanenza dei giovani medici in questo settore strategico”.

Nelle premesse del documento si legge come “sia doveroso, a tutela dell’interesse pubblico, promuovere una maggiore equità retributiva e contrattuale tra le varie figure professionali della rete dell’urgenza, al fine di evitare disparità ingiustificate e assicurare la tenuta del sistema stesso”. La mozione specifica come “Il Comune di Siena, in qualità di ente garante degli interessi della comunità locale, debba farsi promotore presso gli enti competenti (Regione Toscana e Asl Toscana Sud-Est) di una sollecitazione formale affinché vengano adottate misure riequilibratrici e strutturali a favore di tutti i medici (dipendenti e convenzionati) dell’emergenza-urgenza 118”.

“La sanità pubblica toscana – si legge nelle premesse dell’atto – è da decenni amministrata in via esclusiva da una filiera istituzionale riconducibile all’attuale maggioranza di centrosinistra che governa la Regione Toscana, la quale esercita funzioni di indirizzo, programmazione e controllo sull’intero sistema sanitario regionale. Sotto la sua diretta competenza ricadono le nomine dei vertici delle Asl, delle Aziende ospedaliere universitarie, nonché le decisioni strategiche in materia di contrattazione integrativa, distribuzione delle risorse e organizzazione dei servizi. In questo contesto, ogni disomogeneità nel trattamento economico e contrattuale del personale sanitario (in particolare all’interno della filiera dell’emergenza-urgenza) non può che trovare origine e responsabilità negli indirizzi politici e amministrativi regionali. È dunque alla Regione Toscana, al suo assessorato alla sanità e al Presidente della Giunta Regionale, che spetta l’onere di attuare politiche capaci di ristabilire condizioni di equità, riconoscere il lavoro svolto da tutti i professionisti della rete dell’emergenza-Urgenza e intervenire per superare disuguaglianze oggi sempre più evidenti”.

“Con delibera della Giunta regionale toscana – specifica ancora il documento – sono state recentemente stanziate nuove risorse destinate all’aumento delle indennità per i medici in servizio presso i pronto soccorso, a riconoscimento delle condizioni particolarmente gravose in cui tali professionisti operano. Tale intervento, pur apprezzabile, risulta limitato esclusivamente a una parte della rete sanitaria dell’emergenza-urgenza, trascurando le altre componenti strutturalmente e funzionalmente integrate nel sistema stesso, in particolare: i medici dell’emergenza-urgenza territoriale 118 ‘dipendenti’ dell’Asl Toscana Sud-Est; i medici dell’emergenza-urgenza 118 ‘convenzionati’ con l’Asl Toscana Sud-Est, operanti da anni nella filiera dell’urgenza”.

Il documento considera che “i medici dell’emergenza territoriale, tutti, svolgono un ruolo cruciale nell’intercettazione precoce dei casi tempo-dipendenti, nella gestione avanzata pre-ospedaliera e nella riduzione degli accessi impropri in pronto soccorso, spesso operando in condizioni di forte stress psicofisico, turnazioni notturne prolungate e rischio professionale elevato. La cronica carenza di personale nei suddetti ambiti è ulteriormente aggravata dalla fuga di medici verso altri settori meno usuranti o meglio remunerati, nonché dalla difficoltà a reperire nuovi professionisti disposti a intraprendere tali percorsi, come testimoniato dal calo drastico delle domande di specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza presso l’Università di Siena e come si evince anche dalle zone di continuità assistenziale che risultano sempre più frequentemente scoperte su tutto il territorio dell’Asl Toscana Sud-Est”.

“Attualmente – prosegue il documento – vi sono forti disparità nella remunerazione delle diverse figure professionali coinvolte nella rete dell’Emergenza-Urgenza in quanto: i medici ‘dipendenti’ del Servizio sanitario nazionale percepiscono, per attività in produttività aggiuntiva, effettuata dopo le centocinquantadue ore di lavoro come da contratto, circa ottanta euro lordi all’ora, per avere il netto va tolto il 2 percento di Enpam e da lì il 15 percento di Irpef (circa il doppio all’ora di quanto percepito dai medici ‘convenzionati’ con il Servizio sanitario nazionale, pagati invece con straordinario); i medici ‘convenzionati’ con il Servizio sanitario nazionale del servizio di emergenza-urgenza 118, attualmente, dopo la 164esima ora di turni mensili effettuati, prendono 41,48 euro lordi all’ora, da cui va tolto il 15,625 percento di Enpam e da lì la tassazione Irpef risultante specifica per ogni medico; la tassazione segue le aliquote nazionali e non hanno alcuna detassazione al 15 percento sugli straordinari; i medici ‘gettonisti’, operanti tramite cooperative private, invece, percepiscono quanto contrattato, quindi con importi variabili tra gli ottanta euro lordi all’ora e i centoventi euro già dalla prima ora. Seguono le regole nazionali o quelle della propria partita Iva (regime forfettario, regime dei minimi, tradizionale). Hanno Enpam al 19,5 percento sull’importo lordo”.

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