SIENA. I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siena, nell’ambito della costante azione di contrasto al fenomeno del riciclaggio di denaro e di monitoraggio dei paradisi fiscali, hanno eseguito una serie di attività ispettive in materia di “voluntary disclosure”. L’istituto, introdotto per la prima volta dal legislatore nel 2014, ha consentito ai contribuenti di autodenunciare, su base volontaria, capitali non dichiarati nel periodo 2009-2015, vale a dire trasferimenti finanziari da banche estere poste in essere da parte di soggetti economici strutturati che in tal modo hanno fatto rientrare sul territorio dello Stato svariati milioni di Euro.
La procedura ha permesso ai cittadini di fare emergere capitali frutto di evasione presentando istanza all’Agenzia delle Entrate che ha proceduto alla quantificazione delle imposte e relative sanzioni. Tutte le posizioni dei soggetti interessati sono state poste, su delega della locale Autorità Giudiziaria, all’attenzione della Guardia di Finanza. Ciò al fine di scovare potenziali contribuenti disonesti che, strumentalizzando la norma a proprio vantaggio, avessero mascherato proventi di reati diversi da quelli espressamente fatti salvi dalla norma.
Sono stati quasi 300 i procedimenti di collaborazione volontaria internazionale sottoposti a controllo dalle sole Fiamme Gialle senesi nel corso dell’ultimo biennio, tutti riferibili a contribuenti residenti nella provincia. Le somme accumulate all’estero e passate al setaccio dai Finanzieri ammontano, invece, a quasi 120 milioni di euro. Su tali capitali, frutto di pregresse evasioni fiscali, i contribuenti hanno pagato imposte e sanzioni.
Le posizioni irregolari sono state segnalate agli Uffici competenti.
La qualità dei controlli e l’accurata selezione a monte sono gli strumenti della Guardia di Finanza per limitare l’impatto ispettivo sulle attività economiche e migliorarne, al contempo, l’efficacia aumentando il recupero delle imposte evase, anche mediante il consolidato coordinamento strategico con l’Agenzia delle Entrate, attuato nel quadro di una più ampia azione dei mappatura dei fenomeni evasivi. In tale cornice, le Fiamme Gialle senesi perseguono costantemente la ricerca e la repressione di tutti i fenomeni illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse.