Tarquini: "Importanti momenti di confronto e interazione per invertire il processo culturale che vede le donne al centro di violenze fisiche e psicologiche"
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SIENA. Si è tenuto oggi il primo appuntamento del percorso di formazione “Violenza contro le donne e competenze interculturali”, organizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Siena insieme all’Ateneo senese per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un percorso formativo scuola-università al quale hanno aderito gli studenti degli ultimi anni delle superiori dell’Istituto “G. Caselli”, del Liceo scientifico delle scienze applicate “T. Sarrocchi” e del Liceo delle Scienze umane “S. Caterina” di Siena.
Come ha illustrato l’assessora Tiziana Tarquini “si tratta di un progetto dedicato agli studenti degli ultimi due anni delle superiori, anche se aperto alla cittadinanza, che si pone l’obiettivo di affrontare il tema della violenza di genere, in parallelo alla normativa e alle azioni intraprese sia a livello nazionale sia europeo. Momenti importanti di confronto e interazione con esperte professioniste tesi a sensibilizzare la popolazione a partire dalle fasce più giovani, perché solo attraverso un’inversione dei tanti pregiudizi e stereotipi culturali ancora presenti si potrà arrivare ad eliminare e combattere le tante forme di violenza, fisiche e psicologiche, a carico del genere femminile”.
All’incontro di stamani, tenutosi nella sede del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali (via Mattioli, 10), dopo l’apertura di Tarquini che ha illustrato ai numerosi presenti le finalità dell’iniziativa, è seguito l’intervento dell’antropologa Simonetta Grilli, la quale ha affrontato il fenomeno della violenza di genere dal punto di vista degli studi di genere; la giurista Alessandra Viviani ha poi informato sulle azioni intraprese dal Consiglio d’Europa attraverso la Convenzione di Istanbul, mentre l’avvocata Concetta Gentili, del Comitato delle garanti dell’Associazione D.i.R.e. (Donne in rete contro la violenza), ha specificato il ruolo dei CAV (Centri anti violenza) e di come questi siano stati valorizzati dalla Convenzione per l’importante ruolo che assume il volontariato nelle attività di prevenzione e protezione delle donne che subiscono violenza.
Questa prima fase del percorso di formazione si concluderà il 12 dicembre (sempre dalle 9,30 alle 12,30 e nella stessa sede), con Irene Biemmi, ricercatrice all’Università di Firenze in Pedagogia generale e sociale, e Silvia Volpi, formatrice al Consiglio d’Europa e fondatrice di ReDU (rete educare ai diritti umani).
Il prossimo step si concretizzerà, invece, in uno stage per tutti i giovani che desiderano, dopo i primi due incontri, continuare ad approfondire il tema. I lavori migliori saranno poi presentati in un’iniziativa dedicata.