Circa il bilancio, l'ex sindaco precisa: "Non c'è mai stato un ammanco, bensì una diversa interpretazione su come distribuire le risorse"
Leggo ancora una volta il tentativo di un uso politico dei rapporti fra il Comune e la Corte dei Conti, come arma di “distrazione di massa” per distogliere l’attenzione dei cittadini dall’unico buco vero che è quello dell’inerzia dell’attuale Amministrazione. Infatti hanno abbandonato il linguaggio colorito dei “buchi” e delle “voragini”, optando per un asettico “disavanzo” che poi è l’incubo di quasi tutti i Comuni italiani relativamente ai vincoli temporanei che la Magistratura contabile appone su risorse presenti nei bilanci. L’Amministrazione De Mossi ha operato in totale continuità con l’impostazione precedente del bilancio, avvalorata da uffici interni e revisori. Ciò è accaduto fin dal bilancio previsionale ed ancora più clamorosamente ricorrendo contro la sezione toscana della Corte dei Conti. Riassumendo: nel bilancio 2019, nelle repliche alle osservazioni della Corte dei Conti toscana ed infine nel recente ricorso, fra le due Amministrazioni non c’è alcuna differenza nella valutazione su come gestire i risparmi ottenuti dal rimborso anticipato dei BOC, grazie alle alienazioni immobiliari. Ed a quanto si legge, la sentenza di Roma dispone che quei fondi non saranno più vincolati, ma “destinati” ad investimenti. Significa soldi disponibili per ulteriori opere pubbliche anzichè per spesa corrente. Ma qual è la situazione di liquidità e di spesa ordinaria del Comune? Indirettamente l’ha certificata proprio il sindaco De Mossi, decidendo pochi giorni fa di rifiutare la proposta del cda di Siena Parcheggi di “girare” oltre 1 milione di euro di dividendi al bilancio del Comune (lasciandoli quindi nella disponibilità di Siena Parcheggi). Quando arrivammo noi, la situazione finanziaria era talmente disperata che utilizzammo circa duecentomila euro di utili di Siena Parcheggi per tenere aperti gli Asili Nido. Venendo ad oggi, come avevo già anticipato in una intervista la gestione ordinaria del bilancio comunale è stata resa capace di generare avanzi che coprono abbondantemente ogni squilibrio contabile. E’ accaduto nel 2019 e sarà confermato nel 2020, come attestato dal flusso delle entrate registrato nei primi cinque mesi dell’anno. Pertanto i 4 milioni di disavanzo da spalmare in tre anni sono una bazzecola per il bilancio del Comune di Siena, anche perchè purtroppo gli investimenti possibili sono al palo. Infine, a chiudere la querelle sull’esistenza del “buco” ci ha pensato lo stesso Comune rispondendo ad un’interrogazione scritta inoltrata dal consigliere delle Lista In Campo, Claudio Cerretani. Il dirigente finanziario e l’assessore al bilancio rispondono all’unisono che la pronuncia della Corte dei Conti “interviene sulla suddivisione/articolazione dell’avanzo di amministrazione… fra fondi accantonati, vincolati e destinati agli investimenti”. E’ quello che ho detto fin dall’inizio. Non c’è mai stato un ammanco, bensì una diversa interpretazione su come distribuire le risorse, che abbiamo cercato di spostare il più possibile verso servizi immediati ai cittadini. E se la Corte dei Conti impone un’impostazione eccessivamente prudenziale, è una sconfitta per tutti.
Bruno Valentini – consigliere comunale