""Quelli nuovi" sono una macchina da guerra nell'occupazione del potere e nel clientelismo delle assunzioni e degli incarichi, per quanto sono vaghi ed inconsistenti nella progettualità effettiva"
SIENA. Se nei tempi regolamentari Siena aveva perso la partita dei finanziamenti europei, nei supplementari Siena ha ottenuto (insieme ad altre città rimaste escluse) fondi per circa 20 milioni. E’ un risultato positivo, che rimedia anche ai ritardi del Comune di Siena, che avevano reso alcuni progetti lontani dalla effettiva cantierabilità. Due sono le considerazioni da fare. Innanzitutto la grande lentezza nella capacità di progettazione rende molto incerta la possibilità di mantenere i fondi, vista le rigorose scadenze governative che, se non rispettate, ne comportano la revoca. L’Amministrazione è perfettamente consapevole di questo rischio ed infatti sta cercando freneticamente di porvi rimedio con incarichi esterni dell’ultimo minuto, ma è stato già fatto l’errore di fare una caterva di assunzioni con qualifiche generiche invece di figure tecniche. In secondo luogo, dovete avere il coraggio di ammettere che il vasto programma di opere pubbliche previste è semplicemente l’attuazione del Piano predisposto dalla Amministrazione precedente. Di fatto il programma elettorale di De Mossi e il vacuo aggiornamento della kermesse chiamata “La Fortezza delle Idee” sono finiti nel cestino. “Quelli nuovi” sono una macchina da guerra nell’occupazione del potere e nel clientelismo delle assunzioni e degli incarichi, per quanto sono vaghi ed inconsistenti nella progettualità effettiva. Non ci sono progetti concertati con le forze sociali ed economiche della città, con le Università. Non ci sono progetti di area vasta (se non il ponte fra Arbia e Taverne, peraltro già oggetto di un protocollo di intesa fra i Comuni di Siena ed Asciano con progetto preliminare approvato dalla Giunta precedente). Circa la metà dei progetti finanziati dal PNRR sono esattamente quelli approvati dal Bando Periferie che disgraziatamente il primo Governo Conte (quello con Salvini “amico di Siena”) congelò a fine 2018. Avete tirato fuori le vecchie cartelline delle Opere Pubbliche, avete tolto l’adesivo 2017 e rimesso quello nuovo del 2022. Io ed i miei elettori ne siamo contenti, ma i vostri? Sono soddisfatti del fatto che state realizzando i programmi di quelli che avete sconfitto con lo slogan del cambiamento? Oddio, se si pensa che abbiamo evitato la galleria sotterranea sotto Porta Camollia, forse ci è andata bene