"Ci sarà poi modo di riflettere criticamente, come del resto già dichiarato dal mossiere e dai Capitani, sulle modalità azzardate con cui si è arrivati al Palio straordinario"
SIENA. E’ in frangenti come questo che la comunità senese deve ritrovare uno spirito unitario e l’intelligenza di replicare adeguatamente a chi attacca uno degli elementi basilari della nostra civiltà, ammirata nel mondo. Anche se è stato fatto un uso smaccatamente politico del Palio straordinario, la politica non può dividersi quando viene attaccata Siena, anche se a parti invertite non so come si sarebbero comportati. Non è la prima volta che presunti animalisti aggrediscono la cultura e l’organizzazione del Palio, che sono al contrario un esempio positivo di amore e cura del cavallo.
Il lavoro che viene fatto da anni per la massima sicurezza auspicabile per i cavalli è un esempio da seguire e nessun altra città o manifestazione fa quello che facciamo noi prima, durante e dopo le prove e la carriera per selezionare ed accudire i nostri amati cavalli, nel limite di quello che è tecnicamente possibile. Sarebbe tuttavia un errore chiudersi a riccio e rispondere solo sdegnosamente. Al di là dei pochi che ci offendono ed utilizzano la fama del Palio per la loro visibilità, la maggior parte dell’opinione pubblica ama il Palio, la sua autenticità e passionalità. Dobbiamo tenere aperto un canale di dialogo e confronto con i media nazionali ed internazionali, con gli opinion leaders e con le istituzioni, dalle quali dipendono regole e norme essenziali per lo svolgimento della nostra Festa. Non ci mancano certo gli argomenti per replicare adeguatamente, spiegando nei minimi dettagli la cura e la professionalità con cui si cerca di prevedere e gestire ogni particolare della Festa. Ci sarà poi modo di riflettere criticamente, come del resto già dichiarato dal mossiere e dai Capitani, sulle modalità azzardate con cui si è arrivati al Palio straordinario ed anche su come è stata gestita l’ affluenza in Piazza, ma questo è il momento della solidarietà di popolo e non della polemica di parte. Ad ogni modo non ha senso bearsi di concetti come quello del “Palio all’antica”, perchè l’evoluzione della società ha, come sempre nella storia, modificato Palio e Contrade e sarebbe rischioso non prenderne atto, ipotizzando un ritorno al passato che sarebbe insieme pericoloso ed impossibile. La meravigliosa modernità di Siena è invece proprio la sua capacità di adattamento senza perdere mai la propria anima. Continuiamo così ed ogni Brambilla passerà, mentre il Palio vivrà in eterno.