Tre gli assi per il rilancio: i servizi generali, gli investimenti strutturali e la programmazione cultural
SIENA. Riformulando parzialmente il contenuto e i quesiti di un’interrogazione presentata alcuni mesi fa sulla nomina di Antonio Calbi a direttore del Santa Maria della Scala, poi superata per la rinuncia dello stesso all’incarico e la successiva nomina di Daniele Pitteri, Rita Petti, esprimendo “la soddisfazione per il percorso di individuazione del direttore nel metodo oltre che nel risultato”, ha chiesto al sindaco di fornire alcuni elementi conoscitivi sul percorso di evidenza pubblica attivato per tale selezione e i principali aggiornamenti sulla programmazione e le attività del complesso museale. Petti ha anche espresso la propria “preoccupazione per la prossima scadenza dell’affidamento dei servizi generali del Santa Maria e la contestuale necessità di garantire sia continuità nell’apertura al pubblico sia una programmazione a medio e lungo termine per il pieno rilancio di questa importante risorsa culturale cittadina”.
“Il tempo trascorso ha cambiato il senso stesso dell’interrogazione – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – e oggi possiamo esprimere profonda soddisfazione per una procedura a evidenza pubblica che si è rivelata efficace e impeccabile dal punto di vista formale. Inizialmente avevamo scelto colui che ritenevamo essere il migliore candidato, Antonio Calbi, e siamo rimasti amareggiati per la sua rinuncia all’incarico in considerazione di gravi motivi personali. Ma vedendo la professionalità e l’entusiasmo con i quali lavora Daniele Pitteri, sono certo di poter dire che il Santa Maria è in mani altrettanto sagge e competenti”.
Il sindaco ha informato l’aula che, proprio in questi giorni, si è incontrato con il direttore Pitteri, discutendo dei tre assi principali sui quali si svilupperà il rilancio del complesso museale: “Innanzitutto, anche per ragioni di tempistica, abbiamo discusso del bando con il quale dovremo procedere al nuovo affidamento dei servizi generali. Abbiamo poi trattato il tema degli investimenti strutturali e dei progetti di riqualificazione degli spazi già recuperati e di quelli ancora da recuperare: da questo punto di vista sono convinto che la Regione Toscana manterrà i propri impegni di finanziamento, come ribadito dal presidente Enrico Rossi durante la sua visita a Siena due settimane fa. Infine, l’aspetto della programmazione dell’attività culturale: da una parte il tema della qualità dell’offerta, dall’altra quello che riguarda i numeri della bigliettazione e, quindi, degli introiti. Già nel 2015 abbiamo registrato il 50% di visitatori in più rispetto al 2014 e questo è un dato di buon auspicio sul potenziale attrattivo di questa grande scommessa culturale”.
In conclusione, il sindaco ha citato anche il prezioso gesto di un cittadino appena deceduto che ha voluto offrire un lascito testamentale al Comune finalizzato per investimenti sul Santa Maria e per il quale “espliciteremo la dovuta riconoscenza anche nelle nostre scelte di indirizzo”.
La consigliera Petti si è dichiarata soddisfatta della risposta e ha ribadito “l’attenzione con la quale tutto il Consiglio comunale ha sempre trattato il tema del Santa Maria della Scala per rinnovare una richiesta di impegno: pur non essendo l’unico elemento su cui l’Amministrazione è chiamata a misurarsi, i risultati sul nostro prezioso complesso museale avranno un forte valore concreto e simbolico per delineare nuove e più efficaci modalità operative”.