"Ci attendono delle sfide per concretizzare il nostro progetto"
SIENA. “Siamo già pronti a ripartire, concretizzando le prospettive di sviluppo economico e sociale delineate nel dossier di candidatura a Capitale europea della Cultura, in stretto coordinamento con il Piano regionale della Cultura 2012/15 e con gli obiettivi tematici del FESR 2014/20”. Queste le prime parole di commento del sindaco Bruno Valentini alla pubblicazione del rapporto della giuria internazionale incaricata di decretare la Capitale europea della Cultura 2019, a un mese di distanza dalla proclamazione di Matera.
“La giuria ha riconosciuto il valore oggettivo dei progetti presentati da ciascuna delle sei città finaliste – afferma il sindaco – e delle relazioni attivate con le controparti bulgare. Per questo, la stessa giuria ha espresso l’auspicio che tali progetti possano essere sviluppati in una dimensione europea, attraverso i fondi strutturali e con un forte sostegno delle rispettive Regioni: entrambe prospettive che hanno costituito la struttura portante del nostro dossier e che, oggi, ci fanno essere fiduciosi per quanto riguarda la possibilità di realizzare i nostri progetti, reperendo le risorse necessarie. Consideriamo con rispetto – prosegue Valentini – le considerazioni sul merito della nostra proposta espresse dalla giuria. Per quanto riguarda il dossier, ne sono state riconosciute la chiarezza e la concretezza in termini di garanzie finanziarie e di analisi delle sfide da affrontare e degli obiettivi da raggiungere. In generale, è stato apprezzato il programma nel suo complesso, in quanto ambizioso e in armonia con la strategia complessiva di una città di piccole dimensioni, ma dall’enorme patrimonio artistico e culturale, come Siena, chiamata a dare risposte ad alcune questioni centrali e di respiro europeo: l’impatto del turismo di massa, la capacità di cooperare con artisti e istituzioni internazionali, lo sviluppo di un’agenda digitale e di new media per un nuovo concetto di “patrimonio 3.0”, il tema dell’integrazione degli stranieri nella società. Su quest’ultimo aspetto, voglio sottolineare la sensibilità e la lungimiranza dimostrate dal direttore Pier Luigi Sacco nella fase di estensione del programma, che è stato sviluppato per almeno un 20% da rappresentanti delle comunità straniere del nostro territorio”.
“Non si può, comunque, non constatare – continua il primo cittadino – che, aldilà della delusione per il mancato conseguimento del titolo Cec 2019, il processo di costruzione della candidatura abbia prodotto cambiamenti evidenti nel guardare al futuro da parte della città. Nel passaggio epocale che Siena sta vivendo per la crisi MPS, nel contesto della grande crisi nazionale, siamo riusciti a individuare ipotesi concrete di rilancio e strategie di diversificazione dell’economia locale, basate su innovazione e creatività culturale e in ambito di politiche turistiche sostenibili. La giuria ha valutato come virtuose le modalità di presentazione delle iniziative e i meccanismi di partecipazione attivati: in particolare, è stata apprezzata la frequenza e la capillarità con le quali sono stati realizzati i tanti appuntamenti inseriti nel percorso di candidatura, ai quali la città ha sempre risposto con attenzione e grande interesse. Le sfide che ci attendono per concretizzare i nostri progetti – aggiunge Valentini – richiedono, però, anche una capacità di riflessione, se non di vera e propria autocritica, su alcuni elementi che ci sono stati segnalati dalla giuria. Se, veramente, ci vogliamo proiettare verso il futuro e verso la nuova era dell’economia della conoscenza e delle sinergie internazionali, nei prossimi anni dovremo dimostrare maggiore apertura rispetto alla diversità culturale europea e una più matura consapevolezza del contributo che Siena può dare in una dimensione globale per la costruzione di proposte innovative e di avanguardia. Dovremo suscitare più attrazione verso la nostra città e la provincia con progetti innovativi e smart per individuare nuovi modelli di business del settore turistico, seppur senza commercializzare la nostra anima”.
“Per quanto riguarda il ruolo dell’Amministrazione comunale – conclude Valentini – ci impegneremo per mantenere quanto più alto il livello delle risorse del bilancio da destinare alle politiche culturali, che negli ultimi anni si è ridotto per il venir meno delle contribuzioni straordinarie provenienti dalla Fondazione MPS. Dobbiamo recuperare il motto della nostra candidatura, dobbiamo restare “on”: accesi e attivi nell’elaborazione delle idee e nella capacità di intercettare tutte le risorse che si renderanno funzionali al loro sviluppo, a partire dalla relazione strategica con la Regione ed il resto della Toscana”.