Interrogazione del consigliere al sindaco. La decisione, presa ad aprile, non è passata dal Consiglio Comunale
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SIENA. Il Comune di Siena è uscito dalla Fondazione Musei Senesi, ente costituito nel 2003 e che riunisce quasi tutti i musei della provincia di Siena e che era nato con lo scopo di valorizzare il patrimonio artistico del territorio, ottimizzando le risorse a disposizione ed avendo, attraverso la rete creata, anche maggiore forza attrattiva.
Ad interrogare il sindaco De Mossi sulle ragioni di questa “uscita” datata 9 aprile 2019, è il consigliere comunale Pd, Bruno Valentini attraverso un documento che sarà all’attenzione del Consiglio Comunale. Organo che, come riferito dal consigliere Valentini, non è stato messo al corrente di questa decisione.
Infatti, si legge nel documento: “tale decisione non è stata oggetto di approfondimento in Consiglio Comunale, pur trattandosi di un orientamento di carattere strategico e non di un mero atto gestional”. La scelta di uscire dalla FMS, ricorda Valentini, è stata presa dopo che “a fine 2018 il Consiglio Comunale deliberò un versamento straordinario di oltre 50mila euro, al fine di saldare quote di spettanza della FMS risalenti al periodo 2009-2013, nonostante che durante il mio intervento in aula avessi evidenziato che l’adesione alla FMS fosse stata assunta formalmente dal Consiglio Comunale nel 2014, “impegnando l’Amministrazione al versamento della quota annuale per i solo esercizio in corso”.
“La Fondazione Musei Senesi è considerata in Toscana ed in tutta Italia come un modello di collaborazione e coordinamento fra gli Enti Locali territoriali nel settore delle politiche culturali e dell’offerta turistica di alto livello” scrive ancora nella interrogazione il consigliere Pd ed ex sindaco che sottolinea anche come, dopo questa decisione presa dal Comune di Siena ” la Regione Toscana potrebbe riconsiderare il suo fondamentale contributo a FMS”. Una perdita eventuale per i Comuni della provincia che ricadrebbe anche su Siena dal momento che, restando in FMS, la città “avrebbe ben potuto usufruire dei servizi di FMS, che hanno consentito anche di intercettare finanziamenti, senza rischiare alcuna subalternità ma mantenendo l’autonomia ed il profilo consono alla tradizione ed allo spessore del sistema museale cittadino”. L’ex sindaco ricorda anche che, “era stata studiata una “card” del turista per integrare i tanti musei della provincia di Siena, così da aggiungere un motivo di attrazione in più e di allungamento della permanenza media dei turisti italiani e stranieri” e che “è acclarata dai maggiori esperti di valorizzazione dei beni culturali e di integrazione con la promozione turistica l’utilità di proporre un territorio superando i confini municipali e segnalando a turisti e visitatori circuiti estesi di grande interesse e legati a fattori comuni di carattere storico, artistico ed ambientale”.
Alla luce di queste riflessioni, il consigliere Valentini chiede al sindaco “quali sono le ragioni di una decisione che pare in contrasto con una visione delle politiche culturali e turistiche integrate col territorio” ed inoltre “come mai in tale decisione non è stato coinvolto il Consiglio Comunale”. Infine si chiede “la revoca di tale decisione di uscita da Fondazione Musei Senesi, come segnale di convinta collaborazione istituzionale con la Provincia e gli altri Comuni senesi, evitando di incrinare ulteriormente le relazioni, di cui comunque Siena avrà bisogno, come nel campo della pianificazione urbanistica, della mobilità, dei servizi socio-sanitari, del sistema dei rifiuti, ecc.”