SIENA. Da Uniti per Siena riceviamo e pubblicchiamo.
“Dopo l’ennesimo, violento episodio avvenuto in via Aretina ai danni di una famiglia senese crediamo che sia giunta l’ora, per chi governa questa città, di dare maggior ascolto ai cittadini piuttosto che continuare a gingillarsi con la retorica dell’isola felice. Una retorica nettamente superata dai fatti, che ormai suona più che altro come una barzelletta.
A poco serve sapere che il nostro primo cittadino fa le “ronde” a giro per la città (attenzionando peraltro solo alcune vie del centro storico, tra le quali la solita Pantaneto), ma si dimentica completamente della periferia ed anche addirittura delle aree immediatamente fuori dalle mura. Oltretutto Valentini, anche in questa sua passeggiata, dimostra di aver capito poco o niente di quello che ogni notte sono costretti a vivere i senesi residenti, quando afferma che “tranne pochi episodi, di cui purtroppo alcuni più gravi, a Siena più che di microcriminalità si deve parlare di maleducazione” e si vanta di aver trovato “una città viva ma tranquilla”. Siamo ancora una volta al giochino delle tre scimmiette, quelle che non vedevano, non sentivano e non parlavano?
Pochi giorni addietro avevamo segnalato come nella zona di viale Toselli si stessero verificando diversi furti all’interno delle attività commerciali, sottolineando come non si potesse pensare (peraltro in modo superficiale, come dimostrano le parole del sindaco Valentini) solo al centro storico di Siena lasciando sguarnite sia di telecamere che di presenza delle forze dell’ordine le nostre periferie, sulle quali però insistono numerose attività commerciali e che sono il luogo dove dimorano la maggior parte dei residenti della nostra città.
La scarsa attenzione verso la sicurezza non si dimostra solo nella superficiale retorica del primo cittadino, ma si concretizza anche nello scarso interesse per contrastare la diffusione dell’accattonaggio organizzato, sul quale oggi pare proprio che si voglia, magari per ragioni di mera convenienza politica, chiudere tristemente un occhio.
A ciò si aggiunge che le statistiche diffuse dal sindaco e dalla Questura contrastano nettamente con i risultati dello studio condotto dal Circolo Sena Civitas e dall’UGL Polizia, che hanno segnalato, qualche mese addietro, come nel 2015 quasi il 20% dei furti in abitazione non siano stati denunciati da coloro che purtroppo li hanno subiti. Tutto ciò dimostra la necessità di prendere atto che a Siena c’è un problema sicurezza. Le telecamere da sole non bastano. Occorre che l’orario di lavoro del corpo di Polizia municipale sia esteso anche alle ore notturne e che allo stesso tempo le forze dell’ordine siano dotate di più uomini e maggiori mezzi, a prescindere dall’utilità dell’installazione delle telecamere e dalla necessaria estensione del progetto di videosorveglianza anche alle aree periferiche della nostra città.”