IL gruppo avanza una proposta per conciliare il diritto al riposo con la libertà di impresa
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SIENA. La notizia della chiusura per tre giorni di Cacio&Pere ci lascia fortemente perplessi: l’amministrazione comunale, per qualche voto in più, arriva anche a ordinare la chiusura di chi, pochi anni fa, vinse il bando della Fortezza, con grande gioia della stessa giunta Valentini-Mancuso.
Ora non discutiamo che vi siano regolamenti comunali che debbano essere rispettati, ma se questi regolamenti fanno acqua da tutte le parti forse sarebbe bene rivederli, senza sentire una sola campana, perchè se da un lato esiste il sacrosanto diritto al riposo dall’altro esiste la libertà di impresa. Sembrerebbero cose inconciliabili ad una prima occhiata, ma forse i modi per soddisfare entrambi, raggiungendo un compromesso, si potrebbero trovare. Una proposta che ci viene in mente potrebbe essere, oltre all’insonorizzazione dei locali che intendono trasmettere o fare musica al loro interno, anche l’assunzione di addetti che in caso vi siano schiamazzi li possano sedare, magari questi stessi addetti potrebbero anche provvedere a recuperare i bicchieri e altre cose che gli avventori potrebbero lasciare a giro, questa cosa in particolare ricordiamo fu fatta a suo tempo da alcuni locali ubicati in piazza del Campo. Questa è una proposta che potrebbe essere tutta a scapito dei commercianti, ma la nostra idea è cercare di non penalizzare nessuna categoria, quindi a nostro avviso il Comune dovrebbe premiare i commercianti virtuosi con sgravi fiscali, per la parte che gli compete. Magari vi saranno soluzioni migliori ma è certo che penalizzare una categoria rispetto ad un’altra non sarà mai una soluzione ai problemi, ma anzi farà in modo che si acuiscano sempre di più.
Uniti per Siena