Quali presidi e controlli verranno effettuati nei punti sensibili onde evitare il propagarsi di episodi di questo tipo sul nostro territorio?
SIENA. L’episodio avvenuto alla fontanina del Bruco, che segue a pochi giorni di distanza la realizzazione di una scritta che ha deturpato Porta Ovile, meritano una riflessione attenta su ciò che sta avvenendo alla nostra Città.
Leggendo queste notizie viene da domandarsi: ma al nostro Centro storico chi ci pensa?
E’ certo che l’installazione di videocamere di sorveglianza da sola non basta.
Con quali mezzi e con quali idee sarà affrontata la questione “sicurezza”, e quali presidi e controlli verranno effettuati nei punti sensibili onde evitare il propagarsi di episodi di questo tipo sul nostro territorio?
Con quale cadenza la Polizia Municipale pattuglierà il territorio, magari anche nelle ore notturne, ed effettuerà controlli, con particolare attenzione per i luoghi e le attività che per loro natura meritano una sensibilità più accentuata?
Quando si arriverà a capire che non è più rinviabile il ripopolamento del Centro storico? I residenti devono tornare ad essere protagonisti sul tema della vivibilità e della sicurezza urbana, le Contrade si devono riappropriare del loro peculiare e fondamentale ruolo di ente territoriale, riprendendosi quel ruolo di naturale controllo del proprio territorio che, in passato, aveva non poco contribuito a rendere la nostra Città vivibile ed a mantenere il decoro urbano.
Con lo svuotamento del Centro storico e l’allontanamento, spesso forzato, dei residenti dai rioni – un’opera con la quale si è ingrossato il portafoglio della parassitaria lobby degli affittacamere, spesso e volentieri in nero, veri nemici di Siena – si è invece progressivamente stravolto il tradizionale tessuto sociale senese, trasformando così la nostra Siena in una città degradata anche sotto questo punto di vista, oltre che sotto quello morale.
E’ “Buon Governo” aver permesso che tutto ciò avvenisse?
Maggiori telecamere, controllo del territorio coinvolgendo i privati cittadini, maggiori controlli congiunti tra le Forze dell’Ordine, decentramento delle sedi e delle facoltà universitarie, realizzazione di nuove strutture pubbliche per accogliere i fuorisede: tutte proposte che sono state formulate negli anni e che sono state snobbate ed ignorate da chi ha governato Siena.
Possibile che non si sia ancora capito che la prima forma di tutela di un territorio non è solo quella operata dalle forze dell’ordine, ma anche quella dei cittadini che vi vivono?
Fortunatamente sta però arrivando, nel segreto dell’urna, il momento in cui Siena ed i cittadini diranno basta a questo scempio una volta per tutte.
Uniti per Siena