SIENA. Da Uniti per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Le ultime nomine effettuate dall’Amministrazione De Mossi e riguardanti il Siena Jazz hanno dato adito a dichiarazioni al limite della farneticazione, lanciate alla stampa dall’ex sindaco Valentini e dal candidato sindaco Pacciani.
Il primo ha apostrofato con termini offensivi alcuni dei nominati da parte del sindaco De Mossi, dimenticandosi che il Consiglio di Amministrazione del Siena Jazz ha compiti di indirizzo e non certamente compiti artistici e musicali e, soprattutto, dimostrando di avere la memoria corta sui curriculum delle persone da lui nominate nei CdA delle società partecipate. Basterebbe ricordare, su tutti, una Farfalla Rossa piazzata proprio dal Valentini nel CdA della Siena Parcheggi. Insomma, chi si strappa oggi le vesti in passato è stato protagonista di scelte effettuate solo ed esclusivamente in base all’appartenenza ed alla fedeltà politica.
Pacciani, invece, ha parlato di “lottizzazione”, dimenticandosi di avere come mentore quell’ex coordinatore provinciale del PDL, sostenitore dell’operazione Antonveneta, poi guidata dall’avvocato Pisaneschi. Forse il dottor Pacciani farebbe meglio a guardare da chi è circondato prima di dare fiato alle trombe a casaccio, come fa sempre più spesso negli ultimi tempi, con toni al limite del qualunquismo.
Polemiche stantie, queste, che si sono già viste fin dall’inizio del mandato del sindaco De Mossi, con la nomina di Raffaele Ascheri alla guida della Biblioteca comunale. Polemiche che dimostrano la scarsa lungimiranza di chi, dall’opposizione, non giudica i fatti e non fa proposte, ma si limita a criticare, a prescindere, qualsiasi scelta venga fatta dagli avversari politici.
Il problema è: ma Siena ha bisogno di essere guidata da “arruffapopoli”?”.