L'Associazione Culturale, per l'anniversario della morte della studentessa italiana d'Istria, ufficializza la richiesta di intitolazione di una via o di una piazza in 11 comuni della Provincia
SIENA. “E’ giusto e doveroso” – spiega Marzio Fucito, presidente dell’associazione culturale – “rendere omaggio ai migliaia di fratelli e sorelle Istrio-giuliano-dalmati torturati, uccisi ed infoibati dai partigiani jugoslavi ed italiani. L’associazione culturale “Il Selvaggio” vuole tener vivo il ricordo, di una immane tragedia italiana su cui, per troppi anni, è stato calato un vile silenzio ed ancor oggi viene spesso minimizzato se non da certa sinistra revisionista vergognosamente negato.
Con la richiesta portata in undici comuni della provincia di Siena nella giornata di oggi abbiamo voluto sensibilizzare e ricordare la storia della martire italiana, Norma Cossetto. Riteniamo che rendere viva questa terribile memoria e far conoscere la storia (che pochissimi italiani conoscono) di questa giovanissima ragazza, medaglia d’oro al merito civile, sia un definitivo e importantissimo passo per dare ancora più importanza e risalto a tutti i martiri delle Foibe.” -continua il Presidente dell’associazione senese- “Norma Cossetto, giovanissima studentessa italiana d’Istria nell’ottobre del 1943 fu arrestata, torturata, violentata brutalmente decine e decine di volte ed infine infoibata dai partigiani jugoslavi e italiani con l’unica colpa e accusa quella di essere italiana.
Nell’occasione proporremo ai Comuni di Siena, Sovicille, Castelnuovo Berardenga, Buonconvento, San Quirico D’Orcia, Murlo, Monteroni D’Arbia, Sarteano, Cetona, Torrita di Siena e Chianciano Terme la richiesta di intitolazione di una via o piazza cittadina dedicata alla giovane martire italiana. Vogliamo ricordare”- conclude nella nota, il Presidente dell’associazione culturale ‘Il Selvaggio’- inoltre che nel 2005 a Norma Cossetto fu insignita la Medaglia d’oro al merito civile dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba ancora viva. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.