Tre autorità per parlare del legame fra previsione e comunicazione: Daniele Izzo, Flavio Galbiati e Giovanni Tesauro
SIENA. L’ Associazione Meteorologica Senese dedicata alla memoria di Padre Vittorio Benucci con la collaborazione di Meteo Siena 24 ha portato in fondo il proprio secondo seminario. Dopo l’ottimo successo dell’edizione del 2016, incentrato sul tema della variazione climatica, quest’anno l’argomento si è spostato sulla comunicazione. Titolo dell’evento che lo scorso sabato 27 è stato ospitato nell’ aula magna del liceo Scientifico Galileo Galilei di Siena era appunto “La Comunicazione in Meteorologia. Dai tempi di Bernacca all’era dei social”.
Per affronatare questo tema sono stati invitati dei relatori provenienti, appunto, dal mondo della comunicazione televisiva. Il centro Epson Meteo, che il grande pubblico conosce per la produzione di previsioni meteo per un grande network privato, ha fra le prorie fila Di fisici dell’atmosfera Daniele Izzo e Flavio Galbiati. A loro si è aggiunto Giovanni Tesauro esponente della associazione di meteoappassionati MEteoNetwork.
Nell’occasione è intervenuto anche il sindaco di Siena, Bruno Valentini, che ha portato i propri saluti. Per il primo cittadio l’ Associazione Metereologica Senese svolge un ruolo importantesia nel rapporto della popolazione, sensibilizzandola ai temi della metereologia, che nei confronti degli enti locali, contribuendo alla creazione di una immagine completa della situazione meteo.
Izzo, il primo dei relatori a prendere la parola, ha affrontato il tema, apparentemente ostico, del concetto di previsione come analisi probabilistica. Galbiati ha concentrato il proprio intervento sulla diversità, anche grafica dell’approccio che Bernacca poteva permettersi rispetto all’oggi. La diversità di sensibilità e le minori capacità della scienza metereologica rendevano impraticabile, per il pubblico attuale, le previsioni del passato. Tesauro invece ha voluto approfondire il tema di come una cattiva informazione possa fare transitare un messaggio completamente errato come la inessitenza del cambiamento climatico. Invece l’evidenza sperimentare e di osservazione rendono il fatto incontestabile.
Il nodo principale del comunicare alla popolazione una previsione meteo consiste nel fare comprendere a chi riceve l’informazione che non siamo di fronte ad un qualcosa di certo. Già adesso si può dire che lam etereologia ha fatto passi da gigante rendendo molto affidabili le previsioni con tre giorni di anticipo mentre ai tempi del bianco e nero del colonnello Bernacca era sulle 24 massimo 36 ore. Eppure moltissime persone frequentano quei media che si accreditano anche di produrre previsioni addirittura fino alle stagioni a venire.
Dalla interazione con le domande del pubblico è emerso come dai fruitori delle previsioni meteo sui media, nuovi o vecchi che siano, giunga la richiesta di sapere con chi hanno a che fare. La nascita di un qualcosa che faccia capire in modo univoco, una sorta di certificazione. Poter capire se chi parla in televisione o compila una app per la telefonia mobile segua determinate procedure con una precisa deontologia oppure si muova in questo mondo in modo più leggero.
L’ Associazione Metereologica Senese al terzo anni di vita ha 60 iscritti ed ha come finalità l educazione nell’ambito della cultura scientifica tramite il rapporto con le scuole, gli enti oltre che con seminari come quelli di sabato scorso.