La consigliera del Gruppo Misto interroga il sindaco De Mossi sul futuro a Siena di una branca della cardiologia importantissima per gli utenti: l'Aritmologia
SIENA. Ancora la sanità e le criticità che stanno emergendo su più fronti al centro di un documento presentato dalla consigliera del gruppo misto Laura Sabatini e che verrà discusso durante il prossimo Consiglio Comunale.
L’interrogazione, indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale e al sindaco, riguarda nello specifico l’Aritmologia senese che, fino al 2019 veniva sviluppata all’interno di una Unità Operativa Semplice Autonoma (UOSA), con personale medico ultraspecialistico dedicato e con disponibilità quotidiana della Sala operatoria di Aritmologia. Partendo da questa premessa il documento snocciola diverse considerazioni: “che in Toscana le Aziende Ospedaliere Universitarie (e quasi tutti gli Ospedali di II livello) hanno una Unità Autonoma di Elettrofisiologia, in grado di garantire gli adeguati interventi ultraspecialistici attinenti alla specificità della branca ultraspecialistica e relativo Centro di costo, nel rispetto delle gare ESTAR per l’acquisizione dei materiali; che in tutte le Aritmologie Toscane ed Italiane dagli anni 2010-2015 si è assistito ad un notevole incremento del numero di prestazioni di tutte le attività chirurgiche ed ambulatoriali della Aritmologia interventistica/Elettrofisiologia; che è noto che l’esecuzione di ablazioni transcatetere complesse ed il posizionamento di device complessi, quali resincronizzatori e defibrillatori, rendono l’Aritmologia senese, una Aritmologia di III livello” scrive la consigliera Sabatini che scende ancora più sullo specifico, premettendo ancora che: “che c’è stato un grande sviluppo tecnico dei devices (dispositivi fisici) che li ha resi sempre più complessi, e salvavita, e dei sistemi di monitoraggio da remoto, tanto da essere rimborsati dalla Regione Toscana (come avviene anche in Trentino, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna); che il monitoraggio da remoto è stato dimostrato efficace nel sostituire controlli ambulatoriali frequenti e ripetuti, ad evitare spese ed ai pazienti accessi inutili alla struttura ospedaliera; che il costo di un pacemaker varia tra 2000-4000 €, quello di un defibrillatore tra 5000-8000 €, ed un resincronizzatore tra 10000-15000 €, e che i numeri della Aritmologia senese non sono mai stati inferiori a 500 interventi/anno”.
Nel lungo documento si precisa anche che l’azienda Ospedaliera Universitaria Senese è un ospedale ad Alta Specializzazione e che per questa sua precipua natura “deve effettuare un adeguato numero di interventi eseguiti da chirurghi ultraspecialisti e parallelamente deve essere effettuato un orario quotidiano di sedute operatorie”: si considera inoltre che “il budget di una Cardiologia oscilla complessivamente intorno ai 2,5-2,8 mln di €./anno e che di questo budget, la spesa più importante si riferisce alla Aritmologia interventistica”. Alla luce di queste considerazioni si ricorda che “all’inizio del 2019, l’A.O.U.Senese ha inspiegabilmente chiuso l’UOSA di Aritmologia interventistica mentre sono state “aperte altre 2 UOSA di servizi ambulatoriali cardiologici: UOSA Diagnostica cardiovascolare, UOSA Malattie cardiovascolari, che sono affini agli ambulatori cardiologici già esistenti e gestiti dalla UOC di Cardiologia”.
La Sabatini si sofferma sulle spese di un reparto ad Alta Specializzazione come l’Aritmologia specificando che “una gestione autonoma delle branche ultraspecialistiche è “necessaria”, soprattutto, per tutte quelle branche ultraspecialistiche che producono importanti spese per device e dispositivi medicali (spese notevolmente superiori a quelle ambulatoriali), all’uopo vedasi i centri di costo ed UOSA assegnate per il Dipartimento Radiologico, dove compaiono la Neuroradiologia interventistica e la Radiologia interventistica quali centri autonomi (UOSA)” e che “una “Unità autonoma” permette la precisa rendicontazione delle spese e dei DRG, a carico di interventi con DRG così alto, perché ultraspecialistici. Pertanto, alla luce della tenuta conto sarebbe “necessaria una “gestione autonoma” di una specialità così complessa, per monitorare e tenere sotto controllo le spese, garantendo adeguati DRG, con ricoveri snelli a gestione di un Responsabile ultraspecialista della materia” ed infine “che è necessario gestire e controllare i costi, la durata dei ricoveri, l’attinenza, e soprattutto il mantenimento dell’alta qualità degli interventi ultraspecialistici relativi a tale branca, con costante aggiornamento degli ultraspecialisti per una crescita teorica e soprattutto pratica degli operatori sanitari e dell’equipe, ma, soprattutto a garanzia della salute dei cittadini utenti”.
Ritornando alla situazione attuale in AOU Senese, Sabatini ricorda che “già n. 3 ultraspecialisti della UOC di Cardiologia (un dirigente medico Emodinamista, un dirigente medico Cardiologo pediatrico ed un dirigente medico Aritmologo) e numerosi infermieri, hanno lasciato l’AOUS” e che “questo triplice evento di trasferimento di professionisti ultraspecialisti deve farci interrogare sulle motivazioni logiche che l’ha prodotto”.
L’interrogazione viene rivolta al sindaco di Siena, Luigi De Mossi nella sua veste di massima autorità sanitaria locale, affinchè risponda dando le motivazioni che hanno portato alla “fuga di ultraspecialisti dall’Aous” e come mai esiste una “presenza costante degli ultraspecialisti aritmologi ed emodinamisti negli ambulatori cardiologici generali od “ambulatorio senza tempi di attesa”, con relativo distoglimento dei medici ultraspecialisti dal loro specifico ruolo professionale, generando così un ritardo di prestazioni di Aritmologia/Elettrofisiologia per i cittadini utenti, spesso indifferibili, che sono costretti a rivolgersi ad altri Centri di Aritmologia. In merito ai costi, la consigliera del Gruppo misto domanda al sindaco: “chi controlla e quali i costi dei materiali di consumo e controllo su device aritmologici, come pacemakers, defibrillarori, defibrillatori indossabili, dispositivi per la resincronizzazione, attinenza alle gare Estar, presenza di adeguati sistemi di controllo e monitoraggio di tutti i materiali di consumo della Aritmologia interventistica”e “quale l’impatto dei costi della Aritmologia interventistica sul budget della UO C Cardiologia”. “Quali sono le liste di attesa chirurgica per interventi in Aritmologia interventistica? domanda Sabatini e “chi è il Responsabile di una branca così specialistica, visto che è noto che interventi molto complessi vengono costantemente eseguiti, ma in assenza di uno specialista che si occupi e che sia responsabile della gestione di tale branca. Inoltre: “chi si occupa della formazione e dell’accreditamento dell’intera equipe di Aritmologia sulla base di interventi pro-capite, tali da garantire adeguata expertise degli operatori” e “perché è stata bandita una mobilità per un medico aritmologo (a fronte di una riduzione dei casi per una sala operatoria di aritmologia che lavora solo 4 mattine a settimana) nonostante vi sia una graduatoria ESTAR per assunzione di dirigenti medici Cardiologi, che se assunti, potrebbero permettere agli aritmologi di svolgere appieno la loro ultraspecialità”. Infine: “perché la Sala operatoria Aritmologica resta aperta solo 4 mattine a settimana e com’è possibile che non si eseguano impianti di pacemaker leadless (senza fili), espletati in tutte le cardiologie Toscane, anche in quelle che espletano interventi aritmologici di gran lunga meno complessi di quelli svolti presso l’AOUS” e “quali le complicanze cliniche legate alla riduzione importante dei tempi a disposizione della sala operatoria di aritmologia; quali gli aumenti della durata delle degenze dei pazienti elettivi e dei relativi costi; quali i ritardi nell’esecuzione dei pazienti elettivi, ricoverati e poi rimandati dopo diversi giorni di ricovero”.