Un accordo per aprire le porte di Siena ad un turismo di qualità tra Associazioni, Comune, Enti per spalmare responsabilità, costi, organizzazione
SIENA. Non siamo interessati a trovare un responsabile sul mancato afflusso di turismo di qualità a Siena, siamo interessati ad individuare un percorso per trovare una soluzione. Città d’arte vicine a noi lamentano il medesimo problema, ed è bene rendersi conto che lo sviluppo di un comparto così complesso come quello del turismo, si accompagna alla disponibilità di risorse e anche a un cambio di mentalità. Come Sena Civitas siamo contrari a una polemica di propaganda che si concentra su una Siena che non è più, e non sarà più. Il dato di analisi da cui partiamo è che qualcuno o qualcosa ha spinto una moltitudine di senesi a puntare e investire sullo sviluppo della ricettività negli anni passati e che ora ci sono imprese e posti di lavoro che meritano una tutela. Altro dato è che, pur se albergatori e ristoratori segnalano una decrescita, questo non sembra avvenuto per quanto riguarda il numero di accessi ai musei, oggi prevalentemente in mano a un unico gestore che brilla per le proprie capacità imprenditoriali, ma con il quale la città deve sviluppare un contratto più articolato che responsabilizzi questo soggetto in considerazione della dimensione che ha assunto su precise direttive di sviluppo cittadino. Ultimo dato che citiamo è che la nuova Amministrazione comunale non è stata né ferma né avara nell’ideazione di manifestazioni ed eventi, anche se purtroppo, forse anche per motivi contingenti, la pubblicizzazione dei medesimi non è riuscita a raggiungere centri di amplificazione e promozione a livello nazionale e internazionale. Chi vuole essere dalla parte dei senesi e dello sviluppo della cultura e del turismo a Siena deve puntare su quella visione prospettica, lunga due, quattro, cinque o forse ancor più anni, che in questo momento Siena non riesce a esprimere e condividere. Solo lo sviluppo di questa visione eviterà di pensare a eventi, basati solo sulla carenza di risorse presenti e il parto di iniziative volenterose, ma insufficienti nel prestigio a invertire la tendenza su cui oggi si è aperto il dibattito. Noi di Sena Civitas siamo favorevoli a un “Patto” per il futuro della città. Un Patto che deve necessariamente partire dal metodo del confronto politico e sociale e dalla consapevolezza diffusa che un tale lavoro supera i confini di un mandato amministrativo. Cultura e turismo, storia e futuro sono indissolubili nella nostra visione e il Patto va costruito partendo dalla condivisione di alcune linee strategiche fondamentali. Un turismo di qualità non può prescindere da cultura (Santa Maria e circuiti museali cittadini e degli altri comuni), musica (Chigiana, Siena Jazz ed eventi), studio (Università e Università per stranieri), wellness territoriale (Terme, sanità, buon cibo). Per avere dei primi risultati oggi non possiamo prescindere da “accordi con i grandi agenti del settore”, consapevoli che alla finanza pubblica impegnabile, si dovranno aggiungere contributi dai privati, partendo da coloro che otterranno maggiori benefici se verranno contrattati con la controparte traguardi apprezzabili in posti letto e coperti serviti, ma la vera sfida dovrà essere sulla costruzione di una nuova imprenditorialità formata sulla consapevolezza del valore della comunicazione, del marketing, e della ricerca costante della qualità. Il nostro Circolo, la nostra lista, si propone da oggi come presenza insistente per far sì che cessino le improvvisazioni di manager gestionali, organizzativi e promozionali e si persegua con convinzione la via del Patto.
SENA CIVITAS