L'avvocato De Mossi: "Chiederemo la chiamata in causa delle Assicurazioni Generali e dell'agenzia territoriale"
SIENA. Prende avvio domani mattina, presso il Tribunale di Siena il processo partito dalla denuncia di un assicurato Generali e che ha scoperchiato una truffa da 2,7 milioni di euro perpetrata da un agente assicurativo a cui la Guardia di Finanza ha già sequestrato parte dei beni.
A “preparare” all’appuntamento di domani davanti al Gup Ilaria Cornetti è stato l’avvocato Luigi De Mossi che, in una conferenza stampa nel suo studio, questa mattina, ha voluto sottolineare alcuni aspetti “singolari” di questa vicenda.
“E’ davvero singolare che ne’ le Generali ne’ l’agenzia di Siena abbiano offerto alcunchè per risarcire i danni fatti dal loro agente. Si parla tanto di assicurazioni e di banche etiche e poi nessuno, in questa circostanza, si sente in dovere di restituire il maltolto a chi, con fiducia, consegnava i suoi risparmi nelle mani di un agente, nel suo ufficio, in agenzia” ha detto l’avvocato De Mossi.
“E’ vero che il processo penale a carico di questa persona non è ancora partito ma, che si sia trattato di un errore, di una serie di discrasie, o di dolo resta il fatto evidente che i miei clienti e tutti quelli che sono rimasti coinvolti in questa vicenda hanno subito un danno. Le responsabilità penali le stabilirà il giudice ma ci tengo ad evidenziare il silenzio giunto dalle assicurazioni Generali e dalla agenzia del territorio. Domani chiederemo la chiamata in causa di entrambi i soggetti al momento silenti. Il processo penale farà il suo corso ma, nel frattempo, credo sia giusto che l’agenzia territoriale e l’assicurazione Generali si facciano carico delle loro responsabilità”
L’avvocato De Mossi, affiancato dall’avvocato Vincenzo de Benedetti, rappresenta sette ex clienti dell’agenzia Generali di Siena (tre famiglie in tutto).