SIENA. I treni a idrogeno, zero emissioni inquinanti, silenziosi e quindi a basso inquinamento acustico, arriveranno in Toscana. Già realtà in Germania, dove sono entrati in funzione lo scorso dicembre in Bassa Sassonia con il Coradia iLint, costruito da Alstom, il convoglio a zero emissioni battezzato H0. La Toscana insieme a Ferrovie dello Stato, agguanta e fa propria la rivoluzionaria sperimentazione del trasporto ecologico e silenzioso su rotaia.
Le linee al momento interessate dal progetto toscano, per cui si prevede che saranno costruiti 10 treni a idrogeno, sono quelle non elettrificate di Siena-Chiusi e Siena-Empoli, andando a sostituire gli attuali convogli diesel, inquinanti, che si muovono appunto su linea non elettrificata.
Questi treni emettono vapore e acqua condensata e sono trainati dall’energia che si sviluppa nella cella a combustibile a idrogeno. Con un pieno di idrogeno il treno può coprire dai 600 agli 800 chilometri e raggiungere una velocità massima di 140 km/h. La Regione Toscana ha puntato sui treni a idrogeno dallo scorso anno, infatti ha pubblicato nel luglio 2017 un avviso per intercettare i soggetti industriali interessati a partecipare alla costruzione di una vera e propria filiera a partire dall’azienda che costruirà i treni, passando per i partner di produzione, stoccaggio del gas e rifornimento delle stazioni. La prima azienda costruttrice a farsi avanti è la stessa Alstom che ha costruito i convogli già in esercizio in Germania. La nostra regione conta 503 km di linea non elettrificata su un totale di oltre 1.400 km e si presta bene all’esperimento che porterà a un impatto 0 sull’ambiente.
L’intero investimento, una volta che la Regione Toscana avrà completato la rosa dei nomi che dovranno comporre la filiera, potrebbe ammontare a circa 100milioni di euro, che potrebbero arrivare da fondi europei e dalla stessa Trenitalia
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