Piccini stimola il sindaco Fabio ad agire
SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Bene, bene prendiamo atto che la Fabio parla di Area Vasta, di uscire dall’isolamento nel quale si trova Siena. Noi le auguriamo buon lavoro, essendo proprio quello che era nel programma del Polo Civico e per le battaglie che abbiamo fatto come civici nel precedente mandato amministrativo. Critiche costruttive finalizzate a contrastare le decisioni dell’amministrazione di centrodestra a guida De Mossi.
Buon lavoro, ma l’impegno sarà lungo e difficile; l’attuale amministrazione dovrà cambiare quasi tutti gli strumenti di programmazione in essere: il Piano Operativo dovrebbe essere sottoposto a verifica e ad integrazione con il Piano Strutturale in fase di redazione. Il Piano Operativo infatti non si è posto neppure il problema dell’integrazione di area. Ma non solo, il Piano della mobilità e della sosta è costruito quasi esclusivamente con una visione Siena-centrica. Il Piano commerciale si è preoccupato prevalentemente della zona 1 e con essa della parte dentro le mura della città. Piccolo suggerimento, forse sarebbe il caso di fare un Piano Generale che riveda tutti questi strumenti.
E finché siamo nella fase dei piani la questione è lunga e difficile, ma possibile. Altre sono impossibili come, ad esempio, la revisione dei centri commerciali ai confini con gli altri comuni contermini, che oltre a creare problemi a Siena in una visione commerciale vecchia, crea problemi di traffico e distribuzione commerciale proprio alle altre amministrazioni confinanti con la città capoluogo.
Area vasta non è solo questo, ma qualcosa di più: è la visione dei servizi integrati a partire, ad esempio, da quelli scolastici. In questo caso la giunta Fabio dovrà fare i conti con le scelte messe in essere dal precedente assessore alla scuola, auguri! Se interessa veramente l’Area Vasta il lavoro che attende il consiglio comunale sarà enorme, perché smantellare la visione della precedente amministrazione di centro destra non sarà una passeggiata. Soprattutto perché va recuperato sul piano istituzionale il rapporto fiduciario tra Siena e gli altri Comuni e tra quest’ultimi e Siena, cosa non facile. Speriamo che ciò possa accadere, magari con un po’ di umiltà da parte di tutti.
La partita è decisiva e non rinviabile per il futuro dell’Area Vasta e per evitare l’emarginazione anche a livello regionale di tutti i soggetti che potenzialmente potrebbero essere coinvolti in questo progetto”.
