33 i reati contestati agli indagati nella gestione della Mens Sana Basket spa fallita nel 2014
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SIENA. Il pm Antonino Nastasi, titolare dell’inchiesta condotta con la Guardia di Finanza, ha depositato le richieste di rinvio a giudizio per le 14 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta “Time Out” sulla Mens Sana Basket spa, fallita nel luglio 2014.
I capi d’accusa già contestati negli avvisi di conclusione indagini notificati a febbraio 2016 sono 33 e vannodall’associazione a delinquere al riciclaggio e alla ricettazione, alla frode fiscale, alla bancarotta fraudolenta, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, ad omessa denuncia, false comunicazioni sociali e ricorso abusivo al credito. Ora il Gup dovrà fissare l’udienza preliminare, cosa che probabilmente avverrà nel 2017.
Secondo l’accusa, attraverso la collaborazione tra la Mens Sana Basket, la Essedue Promotion e la Brand Management di Rimini e la Best Solution di Siena, sarebbe stato messo in piedi un complesso meccanismo che avrebbe consentito, anche con pagamento in nero su conti esteri e false fatturazioni, di remunerare i giocatori, alterare i bilanci e trarre profitto personale. L’accusa di associazione per delinquere è contestata all’ex presidente ed ex gm della Mens Sana Ferdinando Minucci, al titolare di Essedue Promotion Stefano Sammarini, al socio Nicola Lombardini, all’ex segretaria generale della Mens Sana Olga Finetti, all’ex ds della società di basket Jacopo Menghetti, al commercialista della Essedue Promotion Alessandro Terenzi. A loro sono contestati anche altri reati insieme a Federica Minucci, figlia di Ferdinando e socia della Best Solution; al marito della stessa, Pierluigi Zagni, legale rappresentante della Best Solution; Alberto Galluzzi, legale rappresentante della Columbus Value; Cesare Lazzeroni e Paola Serpi, rispettivamente ex presidente ed ex vice della Mens Sana; Luca Anselmi, ex ad della Mens Sana. All’ex moglie di Minucci, Rosanna Mereu, sono contestati i reati di favoreggiamento e riciclaggio. All’ex vicedirettore de Il Corriere dell’Umbria e di Siena Stefano Bisi è contestato il reato di ricettazione.
L’indagine, iniziata nel 2012, è relativa alla gestione della Mens Sana Basket dal 2007 fino al fallimento nel 2014 per stato d’insolvenza «conclamato e irreversibile». Nel maggio 2014 Minucci e di altre 3 persone sono state arrestate e sono stati sequestrati beni e denaro per oltre 13 milioni di euro.