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SIENA. Da Tertium Datur Siena Bene Comune riceviamo e pubblichiamo.
“Basta tagli al settore sociale. Vogliamo che i servizi pubblici destinati ai minori, alle famiglie in difficoltà, alle persone con disabilità siano potenziati e sostenuti negli anni.
Vogliamo che sia sostenuto adeguatamente il terzo settore e il mondo della cooperazione sociale e valorizzate le professionalità e le competenze del settore. Il “buon cuore” non basta e non è garanzia di stabilità e solidità nel fronteggiare le fragilità individuali e le criticità sociali collettive.
Basta interventi una tantum, con finanziamenti a goccia a questa o quella realtà del volontariato che spesso diventa esclusivo bacino elettorale.
Vogliamo progetti e finanziamenti per i giovani con disabilità nel loro difficile percorso di integrazione sociale e inserimento professionale.
Vogliamo centri di aggregazione giovanile in ogni quartiere della periferia e nel centro storico.
Vogliamo la collaborazione tra Enti locali (Comune, Asl, Società della Salute) e non litigiosità e schermaglie politiche di basso valore.
Vogliamo attenzione ai tanti giovani non senesi o senesi “di adozione” o di seconda generazione ma che arricchiscono e vivono la nostra città. Basta abbandono e sola repressione: serve ascolto, mediazione, informazione e prevenzione con progetti dinamici e condivisi con i giovani e gli adulti.
La pandemia da Covid ha dato una ulteriore spallata a un settore martoriato, dissanguato, ignorato.
Vogliamo ribaltare le priorità e ridare vigore e speranza alle nostre comunità. Che sono eterogenee, fragili, portatrici di bisogni e domande non univoche e non adatte a tutte le stagioni.
Col presente non si gioca, col futuro non si scherza!”