SIENA. Da Tertium Datur riceviamo e pubblichiamo.
“Una vicenda complessa di cui abbiamo parlato più volte che ha queste parole e questi nomi chiave tra recente passato e presente: Sielna Spa, Bidilo, Caiata, Bellandi, Staffieri, Constantin Maxim, Nannini. Leggi l’elenco e pensi monopolio. Pensi Piazza del Campo, e non solo, razziata.
Pensi Mussari, prestiti Mps a tasso agevolissimo, pensi groviglio armonioso, era Ceccuzzi, e poi ricciarello magico, De Mossi e soci.
Pensi a fiumi di denaro di dubbia provenienza e a Hidden Partner, l’inchiesta che porterà a processo diversi dei nomi fatti. Grazie alla politica sana e all’opposizione di turno? No. Grazie alla società civile che non si gira dall’altra parte.
E poi arriva il comunicato Nannini, dove il caffè amaro vuol dire deroga ai diritti dei lavoratori e giri di parole per annunciare la chiusura di due locali fiore all’occhiello del trapianto guelfo sul tufo e del mulino che macina grano di Santa Colomba.
Monopolio economico e commerciale, finanziario e lavorativo precario a braccetto di una politica servile e succube.
Ora basta, andatevene, la Siena pulita e dalla parte della biodiversità commerciale e occupazionale non vi vuole (più)”.