SIENA. “Probabilmente non è il massimo, ma puntare sull’amatriciana è il minimo che si possa fare. Siamo ristoratori, la cucina è il luogo naturale dove possiamo dare di più anche per chi ha bisogno. A quest’appello spontaneo si susseguono adesioni in tutta Italia e quindi anche a Siena. Cominciamo subito”. Così Mauro Tigli, presidente provinciale dei ristoratori Fiepet aderenti a Confesercenti, annuncia la mobilitazione solidale dei pubblici esercizi senesi a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia.
“Diversi tra noi hanno già cominciato a mettere in atto #AMAtriciana, l’iniziativa ideata nel Lazio che devolve alla Croce Rossa Italiana 2 euro per ogni porzione di spaghetti al sugo di Amatrice – spiega Tigli – nel mio caso ad esempio, il piatto sarà in menu a partire da domani per un mese. In aggiunta a questa raccolta che sostiene gli interventi di emergenza individuati dalla CRI, tra il 12 e il 18 settembre Confesercenti e Associazione Italiana Città del Vino daranno vita anche ad una iniziativa che punterà a far ripartire quelli che fanno il nostro stesso mestiere e che sono rimasti colpiti dal sisma, cioè le attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto”.
In questo caso, “#UnAmatricianaPerAmatrice” punterà a destinare il ricavato pieno di 100mila amatriciane in 7 giorni, in tutta Italia. Gli aderenti si impegneranno a destinare alla raccolta fondi, in almeno un giorno di quella settimana, l’intero incasso dei piatti all’amatriciana: “nel nostro territorio potranno essere spaghetti, ma anche pici” dice Tigli. Che aggiunge: “In situazioni come queste dobbiamo metterci il cuore, oltre alle capacità. Qualsiasi iniziativa utile e valida merita attenzione, il bisogno non è terreno di esclusive”. I dettagli sulle iniziative che si stanno formando sono disponibili su internet attraverso gli hashtag citati e sul sito www.unamatricianaperamatrice.it .