I consiglieri democratici chiedono di evitare che, nella "proposta di Bilancio previsionale si utilizzi la facoltà concessa dalla Legge Finanziaria di aumentare tasse e tributi"
SIENA. Dopo alcuni anni di assenza di tagli alle risorse comunali, la Legge di Bilancio del Governo Conte torna al passato con tagli diretti che riguardano i Comuni, ai quali -quasi in contropartita- viene restituita la possibilità di usare la leva fiscale. Purtroppo l’attuale Governo non ha voluto considerare che il comparto dei Comuni è quello che ha contribuito di più negli anni alle politiche di risanamento dei conti pubblici, in rapporto al resto della Pubblica Amministrazione.
La spesa corrente dei Comuni si è ridotta sistematicamente dal 2010, l’indebitamento è diminuito (ed il caso del Comune di Siena ne è un esempio eclatante) ed il personale comunale si è ridotto in media del 15%, nonostante proprio ai Comuni siano state addirittura attribuite nuove funzioni. Anche se è stata concessa la liberalizzazione dell’uso degli avanzi finanziari, ai Comuni è stato inferto il colpo dello spostamento delle risorse del bando periferie al 2020, con opere essenziali che altrimenti potevano partire già da quest’anno.
Il percorso di risanamento del bilancio comunale di Siena e la progressiva riduzione dell’indebitamento consentono al Comune di poter erogare i servizi di propria competenza, svolgere attività di promozione turistica e culturale, sostenere un piano adeguato di opere pubbliche senza dover ricorrere ad inasprimenti fiscali ed anzi ci sono le condizioni per avviare un programma di graduale alleggerimento delle tasse locali, così come auspicato in occasione dell’approvazione degli ultimi bilanci dalle precedenti maggioranze consiliari con appositi ordini del giorno, ovviamente a partire dall’avvenuto risanamento finanziario. E’ soprattutto dal prossimo esercizio finanziario che potrà concretizzarsi la riduzione della pressione fiscale locale perchè entro il 2020 verrà meno una consistente fetta dell’ indebitamento globale, soprattutto afferente il rimborso dei BOC, con un risparmio annuale di parte corrente di quasi 5 milioni di euro. Chiediamo pertanto che l’Amministrazione si impegni a non utilizzare la facoltà prevista dalla legge di Bilancio di aggravare le tasse locali ed anzi a pianificare un progressivo ridimensionamento delle aliquote della tassazione immobiliare e delle tariffe dei vari servizi (soprattutto di quelli scolastici). In particolare questa esigenza di diminuzione delle aliquote che gravano sul patrimonio immobiliare abitativo e produttivo è molto sentita dai cittadini e dalle imprese senesi, perchè gli alti valori delle rendite catastali determinano un carico impositivo effettivo fra i più alti d’Italia. Fra gli obiettivi di riduzione di tasse e tributi potrebbe ben rientrare un ulteriore calo del bollino ZTL, visto l’ottimo stato di salute del bilancio della controllata Siena Parcheggi, tenuto anche conto che i precedenti e recenti tagli della tariffa in oggetto non hanno determinato incrementi significativi della richiesta di parcheggio interno al centro storico, senza quindi alterare in modo pesante il rapporto fra domanda ed offerta di stalli per la sosta.
Per quanto concerne le modalità di distribuzione dei tagli fiscali, non è il caso di entrare sul dettaglio voce per voce, la cui proposta va demandata all’assessorato competente, anche con un opportuno approfondimento preventivo nella competente commissione consiliare, con l’indirizzo prioritario di venire incontro alle famiglie più bisognose, alle situazioni con presenza di disabilità, minori ed anziani non autosufficienti ed a chi ha perso il lavoro senza colpa.