Domani, giovedì 4 luglio, Incontro con l’autore Antonio Lovascio. Domenica 7 luglio la chiusura
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SIENA. Il campo sulla legalità “Suvignano #benecomune” entra nel vivo e coinvolge ogni giorno di più i 15 ragazzi e ragazze in arrivo da tutta la Toscana con un intenso programma di attività fatto di lavori nell’azienda agricola e di momenti di riflessione sul contrasto delle mafie. Domani, giovedì 4 luglio, la giornata ruoterà attorno all’incontro con la Spi-Cgil Siena presso il Circolo Arci di Vescovado di Murlo sul tema “Le stragi mafiose in Italia del ’92-’93. Il pericolo per la tenuta della democrazia. Il ruolo del sindacato”, prima di lasciare spazio, alle ore 21.15, alla presentazione del libro “Viva Falcone” in compagnia dell’autore Antonio Lovascio. Il campo proseguirà fino a domenica 7 luglio, prima di chiudersi con “Festeggiamo in campo”, incontro con i partecipanti per raccogliere impressioni ed emozioni in compagnia di Francesca Chiavacci, presidente Arci nazionale; Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana e Gianluca Mengozzi, presidente Arci Toscana.
Il libro “Viva Falcone” vede protagonista un giovane siciliano emigrato al nord negli anni Settanta che, dopo la strage di Capaci in cui perse la vita il 23 maggio del 1992 Giovanni Falcone, prende coscienza di cosa è la mafia dando una svolta alla sua vita con un profondo impegno civile. L’autore, Antonio Lovascio è attore, regista e drammaturgo e si è formato lavorando con artisti quali Dario Fo, Franca Rame e Lino Capolicchio. Nel 2007 ha vinto il premio di drammaturgia “Torneo applausi” con il testo “Immi-Grati?” e la Provincia di Ancona gli ha conferito il Cavalierato giovanile migliori talenti under 35 nella sezione Spettacolo. Nel 2015 ha vinto il premio nazionale di drammaturgia La Riviera dei Monologhi, con il testo “Alda Merini – i beati anni dell’innocenza”. Nel 2016 ha vinto il premio nazionale di drammaturgia “La Riviera dei Monologhi per il Teatro di impegno civile” con lo spettacolo “Viva Falcone” che ha ottenuto anche il patrocinio della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
Il campo “Suvignano #benecomune” è il primo organizzato in Toscana in un bene confiscato alla mafia e segna ufficialmente l’avvio del riutilizzo sociale della tenuta confiscata nel 2007 a Vincenzo Piazza, imprenditore palermitano vicino al boss Bernardo Provenzano, e assegnata pochi mesi all’Ente Terre Regionali, ente pubblico di emanazione della Regione Toscana. “Suvignano #benecomune” fa parte dei campi della legalità “Estate in campo” promossi dall’Arci nazionale in tutta Italia e conta sul patrocinio della Regione Toscana e sul partenariato di Arci Siena, Comune di Murlo, sezione soci di Monteroni d’Arbia di Coop Centro-Italia, Circolo Arci Vescovado di Murlo, che ospiterà pranzi, cene e incontri inseriti nel programma del campo di lavoro, e Cgil e Spi-Cgil. Per conoscere tutto il programma del campo di lavoro “Suvignano #benecomune”, è possibile visitare il sito www.campidellalegalita.net/suvignano-benecomune/.