La presidente dell’Arci di Siena commenta il protocollo siglato per la gestione di Suvignano
SIENA.Una bella notizia che premia finalmente l’impegno messo in campo in questi anni da istituzioni e associazioni, tra cui anche l’Arci, per garantire il riutilizzo produttivo e sociale di Suvignano e renderlo un simbolo della legalità democratica in provincia di Siena, oltre che un progetto pilota per il recupero dei beni confiscati alla mafia”. E’ quanto afferma Serenella Pallecchi, presidente dell’Arci provinciale di Siena e responsabile per la legalità democratica di Arci Toscana, commentando il protocollo siglato nei giorni scorsi tra il Mipaaf, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la Regione Toscana e i Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo per la gestione dell’azienda agricola Suvignano, in attesa dell’atto finale che assegnerà l’azienda alle Istituzioni locali da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità mafiosa.
“L’Arci – continua Pallecchi – è sempre stata al fianco delle istituzioni locali e regionali per tutelare il futuro di Suvignano e il riutilizzo dei suoi 700 ettari a fini produttivi e sociali. Con il protocollo, finalmente, il progetto presentato dalla Regione Toscana e dai Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo con il sostegno delle associazioni impegnate nella legalità democratica prenderà forma e Suvignano potrà diventare un modello di impresa fondata sull’agricoltura sociale e la sostenibilità. Per il territorio senese e per tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda da tanti anni si tratta di un grande risultato che, ci auspichiamo, possa essere seguito presto dall’assegnazione definitiva del bene confiscato alla mafia nel 2007. L’Arci – conclude Pallecchi – è pronta a fare la sua parte, in rete con altri soggetti del terzo settore, mettendo a disposizione competenze ed esperienze affinchè si dia piena attuazione a ciò che prevede la legge 109/96 e Suvignano possa diventare un laboratorio di partecipazione, cittadinanza attiva, formazione e promozione sociale a beneficio della comunità”.