SIENA. Suona la campanella anche per la scuola ospedaliera dell’Aou Senese. Dopo il primo giorno di scuola il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta, insieme al dirigente scolastico dell’Istituto Mattioli, Federico Frati, hanno fatto visita alle insegnanti e ai bambini della Scuola Ospedaliera, accompagnati dal Direttore del DAI della Donna e dei Bambini, Mario Messina, dal direttore della Pediatria, Salvatore Grosso e dal neonatologo Carlo Bellieni. Nei giorni scorsi è stato predisposto il rinnovo del protocollo d’intesa tra Aou Senese, Ufficio scolastico regionale (Ambito territoriale di Siena) e Istituto comprensivo Mattioli di Siena, con l’obiettivo di garantire il diritto all’istruzione, la continuità educativa e la tutela psicofisica dei bambini in cura all’ospedale Santa Maria alle Scotte.
«Si tratta di un servizio di grande valenza sociale perché coniuga due diritti costituzionalmente riconosciuti, quello alla salute e quello all’istruzione – commenta Antonio Barretta -. Le attività didattiche in ospedale permettono di proseguire le relazioni educative e le attività formative per i piccoli pazienti in un momento molto delicato della loro esperienza di vita. In tal senso la scuola diventa parte integrante del percorso di cura. Infine – conclude Barretta –, colgo l’occasione per rivolgere un sincero augurio per un sereno anno scolastico alle insegnanti della scuola ospedaliera e a tutti i piccoli pazienti che ne usufruiranno».
«I nostri insegnanti entrano in punta di piedi nelle camere dei giovani degenti per proporre attività didattiche dal carattere prevalentemente ludico – aggiunge Federico Frati -. Sono docenti di grande professionalità che hanno scelto di scendere dalla cattedra per mettersi a disposizione di studenti in momentanea difficoltà e ne sono spesso ripagati perché ne nascono rapporti di affetto e reciproca gratitudine. Grazie all’accordo rinnovato – conclude Frati -, la prima campanella dell’anno è suonata anche all’ospedale Santa Maria alle Scotte, una presenza che costituisce un prezioso presidio di sensibilità educativa».