La Polstrada becca anche un tir "taroccato", ritirata la patente e multato l'autista
SIENA.
: fermato dalla Polstrada, che becca pure un TIR taroccato.
La Polizia Stradale di Siena ha sequestrato, mercoledì scorso, un TIR e un’auto in due differenti operazioni effettuate sull’Autopalio. Il mezzo pesante è stato intercettato, all’altezza di Monteriggioni, da una pattuglia particolarmente esperta nello svelare i dispositivi montati dai conducenti per modificare l’impianto antinquinamento e, così, risparmiare sulle spese di carburante. Quest’anno ne sono già stati beccati 8 e questa volta l’autista, un 32enne originario della Romania ma residente a Pomezia (RM), era partito dalla Capitale per trasportare prodotti per l’igiene a Siena e, poi, raggiungere Barberino Val d’Elsa (FI). I poliziotti hanno condotto il TIR in officina e, con l’ausilio di un meccanico, lo hanno ispezionato, accorgendosi di una cassettina che inviava alla centralina informazioni sbagliate, facendole credere che l’additivo era in circolo, quando invece non lo era e provocava, così, la fuoriuscita di gas nocivi per l’ambiente e un risparmio sui consumi di combustibile. La Sezione di Siena ha multato l’uomo con circa 500 euro, sequestrando la cassettina, ritirandogli la patente e fermando il TIR, che prima di tornare a circolare dovrà essere messo in regola e superare una nuova revisione.
Anche l’auto è stata fermata sull’Autopalio, ma da una pattuglia del Distaccamento di Montepulciano in prossimità dello svincolo di Poggibonsi sud. A bordo c’erano 3 persone e il conducente non ha saputo trattenere il suo nervosismo, poiché nell’abitacolo aveva nascosto un coltello con una lama lunga 20 centimetri. Lui, un 30enne di Napoli ma residente a Figline Valdarno (Firenze), non ha fornito spiegazioni ai poliziotti, ai quali ha pure reso false generalità per non farsi scoprire, poiché aveva la patente revocata. Ma è stato inutile, in quanto gli investigatori sono riusciti ad accertare non solo il suo vero nome ma anche che quell’auto era priva di assicurazione, nonché di revisione. L’uomo è stato denunciato dalla Polstrada per porto ingiustificato di oggetti atti all’offesa e false generalità, ricevendo pure una multa di 6.000 euro e il fermo dell’auto.