I consiglieri comunali di Siena Attiva reagiscono così ad una mozione sul tema che non è passata per mancanza di numero legale
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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dei Consiglieri Comunali , Fabio Zacchei, Lorenzo di Renzone e Pasqualino Cappelli.
Il comunicato fa riferimento ad una mozione (testo integrale qui https://sienattivablog.wordpress.com/2017/03/28/mozione-scotte-criteri-di-nomina-del-nuovo-dg-istanze-da-consegnare-allo-stesso/ ) sulla quale è venuto a mancare, in maniera inaspettata, il numero legale.
“La centralità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, polo strategico della città di Siena e del suo territorio per l’assistenza al cittadino e come fonte di lavoro per la cittadinanza, deve essere difesa con ogni mezzo. La necessità di apportare strategie di mantenimento e sviluppo del Policlinico Le Scotte, che rendano giustizia dello storico ruolo centrale della sanità senese nel panorama regionale, nazionale ed internazionale, è stata al centro della nostra mozione, all’ordine del giorno nell’ultimo Consiglio Comunale.
Purtroppo, tra rapide ed obbedienti fughe dall’aula ed superficiali dichiarazioni, la mozione non è stata sottoposta al voto, ma semplicemente rinviata, come nascondendone l’impellenza.
I contenuti della nostra proposta, riflessione da rendere pubblica in occasione del vicino rinnovo della carica di Direttore Generale delle Scotte, sono chiari: “il mantenimento di un Policlinico di eccellenza, da riqualificare e rimodernare, che collabori fattivamente con l’Università di Siena, che torni a valorizzare a pieno le proprie eccellenze, che rafforzi il rapporto con il territorio, che faccia crescere le professionalità operanti al suo interno tramite potenziamento dei rapporti regionali, nazionali ed internazionali. Il tutto a difesa e tutela degli interessi della cittadinanza senese”.
Al di là della normativa regionale della nomina del Direttore Generale, riteniamo ovvio che il Sindaco abbia un dovere –assoluto- di tutela degli interessi dei propri cittadini, in particolar modo se così delicati e strategici come quelli che riguardano la salute. Ricordiamo, qualora fosse necessario, che il Primo Cittadino è per statuto il Presidente del Consorzio Pubblico denominato Società della Salute.
Ci piacerebbe quindi che il nostro Sindaco, magari sostenuto coralmente dal Consiglio Comunale (espressione lui stesso della volontà dei cittadini), fosse disposto ad alzare gli scudi, a battere il pugno sul tavolo, a difendere i diritti del proprio popolo, anche -se necessario- emulando il suo omologo di Volterra che è recentemente salito sulla torre del Palazzo Comunale, sempre in difesa della sanità. Ma, considerando i fatti dell’ultimo Consiglio Comunale, non vorremmo che qualunque azione utile andasse fuori tempo massimo.
Fabio Zacchei
Lorenzo Di Renzone
Pasqualino Cappelli “