La Camera di commercio ribadisce di non aver mai espresso indicazioni in merito
SIENA. Con riferimento ad articoli e commenti apparsi negli ultimi giorni negli organi di informazione locale, nei quali vengono riportate ipotetiche preferenze dell’Ente Camerale per la localizzazione della stazione AV/AC “Mediaetruria” come già più volte precisato in dichiarazioni pubbliche, comunicati stampa nonché nel report che Camera di Commercio ha predisposto, congiuntamente alle altre Camere di Commercio toscane ed Uniontrasporti, sulle priorità infrastrutturali della nostra regione Camera di Commercio di Arezzo-Siena ed i suoi rappresentanti istituzionali ad iniziare dal presidente Massimo Guasconi non hanno mai espresso alcuna indicazione o preferenza in merito alla localizzazione territoriale della stazione.
Unico ed esclusivo interesse della Camera di Commercio di Arezzo-Siena è quello che si realizzi con la massima urgenza una stazione che permetta l’accesso all’Alta velocità ad una macro-area con quasi un milione e mezzo di abitanti, con più di 200mila imprese, con oltre 600mila occupati. Una stazione indispensabile per favorire lo sviluppo economico e sociale delle persone e delle imprese che in questi territori risiedono ed operano. E in tal senso l’impegno della Camera è sempre stato quello di definire e dettagliare, in sintonia e collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, il bacino di utenza della futura stazione.
Si ribadisce che per rendere realizzabile questo progetto infrastrutturale così strategico è necessaria l’unità d’intenti e soprattutto l’effettiva collaborazione di tutte le istituzioni e di tutti i rappresenti, nelle assemblee regionali e nazionali, dei territori interessati. La pluralità di soluzioni tecniche per la localizzazione della stazione ”Mediaetruria “ nel bacino interessato se gestita in maniera costruttiva ed unitaria, senza sterili campanilismi, non può che costituire un elemento di vantaggio nel percorso necessario a dare concretezza al progetto poiché permette ai tecnici ed agli amministratori delle Ferrovie dello Stato di avere un più ampio ventaglio di possibilità di scelta per l’individuazione di una localizzazione che sia basata esclusivamente su criteri di massima efficienza e redditività.