"Non possiamo accettare una scuola in cui i presidi manager abbiano poteri tanto grandi da poter incidere così sulla libertà d’insegnamento dei docenti"
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SIENA. “Questa buona scuola è una pagliacciata”. È questo il testo dello striscione affisso dai militanti di Studenti Senesi in Rivolta presso l’istituto tecnico statale commerciale e per geometri Sallustio Bandini.
“Con quest’azione – affermano gli studenti in una nota – vogliamo contestare con forza ancora una volta, dopo averlo già fatto tramite blitz, manifestazioni e cortei, in tutta Italia la riforma della Buona Scuola sostenuta da Renzi e dal Partito Democrat…ico. Non possiamo assolutamente accettare una scuola in cui i presidi manager abbiano poteri tanto grandi da poter incidere così sulla libertà d’insegnamento dei docenti, una scuola che venga sponsorizzata da privati, in quanto siamo sicuri che questi ultimi richiederebbero poi un proprio tornaconto personale, facendo slittare in secondo piano la formazione dello studente, non possiamo accettare l’erogazione di i fondi agli istituti privati quando la scuola statale, diritto gratuito e pubblico, crolla sulla testa dei ragazzi per mancanza di finanziamenti per l’edilizia scolastica”.
“Con quest’azione – affermano gli studenti in una nota – vogliamo contestare con forza ancora una volta, dopo averlo già fatto tramite blitz, manifestazioni e cortei, in tutta Italia la riforma della Buona Scuola sostenuta da Renzi e dal Partito Democrat…ico. Non possiamo assolutamente accettare una scuola in cui i presidi manager abbiano poteri tanto grandi da poter incidere così sulla libertà d’insegnamento dei docenti, una scuola che venga sponsorizzata da privati, in quanto siamo sicuri che questi ultimi richiederebbero poi un proprio tornaconto personale, facendo slittare in secondo piano la formazione dello studente, non possiamo accettare l’erogazione di i fondi agli istituti privati quando la scuola statale, diritto gratuito e pubblico, crolla sulla testa dei ragazzi per mancanza di finanziamenti per l’edilizia scolastica”.
“Senza contare tra l’altro – continua la nota – che la riforma renziana è senz’altro pensata per demolire lo Stato Sociale, secondo una visione che pone l’economia prima della persona. È dunque scontato che al termine degli studi non avremo uno studente conscio di sé, delle sue potenzialità e dei suoi limiti, capace di affrontare con giudizio le difficoltà che la vita gli porrà dinanzi, ma un automa facilmente disperdibile e controllabile nell’atomismo economico dell’era in cui viviamo.”
“L’unica riforma che si sia mai preoccupata di un’istruzione in tal senso – conclude Studenti Senesi in Rivolta – è sicuramente quella di Giovanni Gentile nel periodo in cui era Ministro della Pubblica Istruzione, in quanto, essendo ispirata ai principi dell’Umanesimo italiano, era capace non solo di fornire nozioni tecniche ma anche di educare uomini e forgiare caratteri, unico modo per far uscire l’Italia dalla situazione di declino in cui versa da molti anni a questa parte.”