di Andrea Pagliantini
SIENA. Belle sode, infisse nel terreno, bianche immacolate e con il numero
inciso pitturato di nero.
I più grandi senz’altro ricordano che una volta le strade erano corredate da una pietra grande ogni chilometro e nove cippi più piccoli, che indicavano i sottomultipli (cento metri), scritti con i numeri romani.
Erano anche un comodo esercizio pratico e di studio sulla suddivisione
del chilometro alle scuole elementari.
Pura poesia, ma anche storia, dato che questo modo per scandire le
distanze era in uso anche in epoca romana: pietra miliare da miglio,
mille passi.
Pur sostituite dalla cartellonistica moderna, queste – poche – pietre ancora ai bordi delle strade andrebbero pulite, conservate, censite come patrimonio pubblico della memoria.