SIENA. Francesca Appolloni, assessore alla sanità a Siena, ha risposto ad un comunicato del PD sulla Società della Salute Senese.
“Prendendo atto dello sconcerto che ha colpito il PD senese in ordine all’ultima assemblea della Società della Salute Senese si ricorda che l’assemblea dell’SdSS non si è riunita per una disamina della mission o dell’operato della SdSS stessa, parte preponderante dell’articolo, ma, come da ordine del giorno della convocazione, per l’elezione del nuovo presidente. Una ricerca a campione su internet delle voci “Società della Salute, chi siamo, organi, presidente” dà per risultato che a presiedere le stesse sono o il Sindaco o gli Assessori di Sanità e Sociale del capoluogo; ad esempio di Pisa, Pistoia piuttosto che Firenze o Prato. Questo non perché l’ambito territoriale coincida con quello del capoluogo, poiché -come per Siena – questo è sempre e comunque più vasto. Forse, perché è una città che è possibile considerare “autorevole riferimento” rispetto ai bisogni da trattare? Ciò detto, commentare quanto segue diventa inutile, perché non attinente all’o.d.g. dell’Assemblea e sembra più un vademecum per il cittadino che ancora non conosca l’SdSS. Si ricorda che la presidenza della stessa, prima che di Giuseppe Gugliotti, è stata di Bruno Valentini, entrambi sindaci a marchio PD: se c’è bisogno di comunicare ai cittadini cos’è e cosa fa l’SdSS forse la guida politica cittadina degli ultimi anni, nonché la relativa presidenza di SdSS, non è stata poi così fenomenale! Resta, al contrario, inequivocabile che Siena, come capoluogo di provincia, rappresenta con i suoi 53.000 abitanti e con quanti, a vario titolo, giornalmente vi confluiscono dai comuni contermini, l’unica, vera e naturale incubatrice di bisogni e soluzioni che, sicuramente, sono rappresentative e possono essere scalari rispetto ai bisogni anche dei comuni contermini. Sulle affermazioni contenute negli ultimi cinque righi dell’articolo, offensive per tutti quei cittadini senesi che hanno sostenuto l’attuale amministrazione credendo nella necessità di un cambiamento, e al di là degli “orrori” di ortografia e sintassi, si ricorda che questa amministrazione ha ben chiaro il concetto di politica e stupisce che proprio il PD, i cui sindaci venuti fuori dalle ultime amministrative sono, per lo più, o rieletti o già lungamente noti alla politica, tacci proprio questa amministrazione di non rappresentare il nuovo”.