La Giunta ha approvato il protocollo sottoscritto da Regione Toscana, Confservizi Cispel, Anci e altri Comuni capoluogo
SIENA. Siena rilancia le politiche di innovazione e sostenibilità con l’adesione al “Protocollo per la promozione e lo sviluppo delle Smart Cities”, che sarà sottoscritto fra la Regione Toscana, Confservizi Cispel Toscana, Anci Toscana e tutti quei Comuni che intendano aderire a un coordinamento regionale in ambito di iniziative smart.
Il Protocollo, approvato nella seduta di Giunta di giovedì scorso, 18 maggio, istituisce un tavolo permanente di lavoro coordinato dal presidente della Giunta regionale e composto dai rappresentanti dei soggetti aderenti, con gli obiettivi di effettuare un censimento e un’analisi delle infrastrutture e dei servizi smart già avviati nei Comuni capoluogo e redigere un piano operativo utile a individuare un primo gruppo di progetti da realizzare in collaborazione con le società partecipate. Siena si pone, così, come uno dei pochi comuni pilota, assieme a Firenze, Prato, Pisa e Grosseto, a partire con una concreta progettualità.
Con questo documento condiviso, gli enti e le società aderenti intendono definire linee guida regionali sulle specifiche tecniche e funzionali dei dati per favorire l’interoperabilità dei servizi, allo scopo di individuare strumenti e metodi integrati per sviluppare politiche per le Smart Cities a livello regionale dal punto di vista operativo e industriale. Un’operazione che contempla anche una riflessione sulle eventuali novità normative da apportare alla legislazione regionale in materia, a partire dall’ambito delle infrastrutture a rete.
Il coordinamento sarà inoltre chiamato a evidenziare le possibili fonti di finanziamento comunitarie e nazionali anche tramite l’ufficio regionale operante presso la Commissione Europea e l’attivazione di rapporti con l’Agenzia per l’Italia Digitale.
Il Comune di Siena, così come tutti gli altri Comuni aderenti, tra i quali Prato, Pisa e Grosseto, dovrà fornire le informazioni necessarie al censimento e all’analisi delle azioni finora sostenute a livello locale e, successivamente, selezionare una serie di progetti da sviluppare insieme a una società partecipata che diventerà, così, responsabile dei progetti smart a livello territoriale, in rete con le altre amministrazioni e le altre utilities.
Il Protocollo ha una validità di 24 mesi ed è aperto a ulteriori adesioni di Comuni, Unioni di Comuni, Università, Centri di Ricerca e tutti quei soggetti che potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati.