Il gruppo consiliare chiede all'Amministrazione comunale quali siano le azioni in programma per migliorare una condizione poco brillante
SIENA. La comunità studentesca a Siena, tra le due Università, conta complessivamente circa 20.000 studenti, di cui circa 14.000 fuori sede. Essi costituiscono per Siena una grande risorsa in termini culturali, sociali ed economici. Alcuni mesi fa avevamo presentato in consiglio comunale un’interrogazione, per sollecitare la riapertura della mensa di via Bandini, chiusa dal 2021. L’amministrazione si era limitata a dire che la ristrutturazione dell’immobile in questione, per cui la Regione Toscana aveva già messo a bilancio la somma di 4 milioni di euro, risultava impraticabile. Da allora non abbiamo più avuto nessuna notizia e gli studenti a Siena, hanno a disposizione la sola mensa Sant’Agata, con tutte le criticità che questo sta generando.
In questi giorni si sta tornando a parlare dello studentato di via del Porrione, altro tema fondamentale, in un momento storico in cui abbiamo visto numerose proteste in varie città universitarie d’Italia, ed in cui il caro-affitti ed il caro-vita toccano, ahimè anche la nostra città. Come sappiamo infatti la scelta dell’università di Siena da parte della comunità degli studenti è legata non solo alla qualità formativa e della ricerca, ma anche a quella dell’accoglienza che la Città nel suo insieme riesce a mettere a disposizione. Come spiegato nell’interrogazione, i 1384 posti alloggio complessivi, disponibili nelle residenze universitarie messi a disposizione dall’ARDSU, non bastano. Molti degli studenti che rimangono esclusi da questa opportunità e che non possono permettersi le cifre richieste per gli alloggi inseriti nel libero mercato, necessiterebbero con urgenza di soluzioni a prezzi calmierati.
Apprendiamo dalla stampa, che la società “Dove Vivo “ sarebbe interessata oltre che all’ex-studentato di via del Porrione anche ad un’altra struttura di 250 posti letto, in via Achille Sclavo, e che per entrambe richiederebbe di trasformare lo studentato in albergo durante i due mesi estivi di luglio e agosto. Questa formula potrebbe costituire, secondo l’amministrazione comunale, diverse criticità tra cui un problema di concorrenza sleale per le altre strutture ricettive del territorio comunale, viste le agevolazioni normative e fiscali di cui potrebbe beneficiare.
Ci chiediamo però quali siano a questo punto, le azioni che la sindaca e gli assessori competenti intendano mettere in atto affinché si possa migliorare la situazione abitativa degli studenti di Siena; se siano state vagliate tutte le ipotesi attualmente messe a disposizione dal patrimonio immobiliare di proprietà del Comune, o comunque disponibili, che possano eventualmente essere adibite a studentato, con la possibilità di mettere a disposizione degli studenti di Siena alloggi a prezzi calmierati; se oltre alla Società “Dove vivo” siano state valutate dall’amministrazione comunale altre ipotesi affinché in via del Porrione e via Achille Sclavo possano essere comunque realizzati degli studentati. Ci auguriamo che questa amministrazione abbia realmente a cuore la risoluzione delle problematiche che riguardano la vita degli studenti universitari di Siena. Per ora nei fatti su due temi fondamentali come quello della mensa e quello che riguarda gli alloggi, così non è stato dimostrato: solo chiacchiere e poca propensione ad una reale ricerca di soluzioni concrete.
Gruppo Partito Democratico