Il fondo è comunque disponibile a sedersi ancora una volta al tavolo di contrattazione
SIENA. Da Sport Siena Management riceviamo e pubblichiamo.
“Alla città di Siena
Al fine di fornire delle spiegazioni agli unici che dal nostro punto di vista lo meritano e cioè a tutti i cittadini di Siena e fra questi a coloro che oltre alla città amano la mens sana basket, il Fondo a differenza del silenzio e del riserbo sino ad oggi adottato, ha deciso di “raccontare” come realmente sono andate le cose negli ultimi mesi:
– a seguito di una indagine di mercato effettuata in tutta l’area italiana nel il 2018 il Fondo aveva identificato, fra gli altri, il territorio di Siena come quello adeguato per porre in essere un importante investimento nell’ordine dei 70 milioni di euro. Con questi riqualificare l’attuale palazzetto dello sport, l’area su cui lo stesso insiste, realizzare delle palestre, realizzare degli esercizi commerciali, realizzare delle strutture ricettive (tanto per gli atleti che per eventuali studenti), realizzare dei parcheggi …..
– a quel punto iniziavano i vari contatti con la realtà locale al fine di poter valutare una eventuale disponibilità del territorio.
– quindi l’inizio di una serie interminabile e defatigante di incontri, studi, proposte, trattative…
– ed ancora una serie interminabile di assicurazioni ed impegni presi da soggetti che spuntavano ciclicamente dichiarandosi come “unici titolati” a farlo in nome e per conto delle varie parti interessate alla trattativa (fossero queste le associazioni dei tifosi piuttosto che la locale amministrazione piuttosto che la Polisportiva piuttosto che ……)
– dopo averne lette e sentite di tutti i generi da parte della stampa locale sul Fondo stesso e dopo aver partecipato quale ultimo atto (e si ribadisce tale da parte del Fondo ) alla riunione di ieri nella quale per l’ennesima volta è emersa la totale mancanza di volontà a voler trattare seriamente la vicenda, di qui l’attuale comunicato :
– la natura del Fondo (di qualsiasi Fondo) è vincolata alle ferree regole che gestiscono il mondo economico finanziario
– ipotizzare che venga effettuato un investimento per 70 milioni di euro (che siano considerati molti o pochi) senza che lo stesso sia subordinato ad un preciso piano finanziario appare di tutta evidenza come una assoluta “fantasia”
– la proposta effettuata era frutto di un ponderato ed accurato studio che consentiva all’investimento stesso di autosostenersi
– le varie “controproposte” effettuate dai vari soggetti di cui accennato in premessa venivano alla fine obtorto collo accettate a condizione che l’iniziativa potesse finalmente ed in tempi accettabili partire.
– il tempo, elemento essenziale, per dar vita all’iniziativa era segnato infatti dalle scadenze imposte alla squadra di Basket ed in tal senso si ribadisce (cosa che sembra non essere stata riportata ai più ) come il Fondo avesse già compromesso non uno ma addirittura due titoli sportivi da conferire alla nuova realtà e fosse pronto a sostenere le esigenze economiche della squadra ma anche e soprattutto ad investire ed a sviluppare il progetto “giovani” su cui dat vita non ad un colosso con i piedi d’argilla bensì ad una nuova e rinata mens sana.
Purtroppo però ogni volta che sembrava essere arrivati alla fine della storia gli accordi venivano rimessi In discussione e disattesi per dar vita ad ulteriori richieste al rialzo insostenibili per il piano finanziario proposto dal Fondo.
Non è chiaro al Fondo il perché una proposta ritenuta come vantaggiosa non sia stata assolutamente valorizzata dalla città di Siena.
È possibile che l’approccio del Fondo sia effettivamente molto distante e diverso da quello di Siena ma purtroppo si è portati a pensare che in luogo di una “attenzione al benessere della città e dei suoi cittadini “ da alcuni dichiarato urbi et orbi, siano in effetti delle logiche clientelari o forse delle particolari affezioni alla “propria poltrona” ad aver determinato questo stato di cose ( forse sarebbe meglio dire a questo nulla di fatto)
Spiace molto anche aver dovuto patire una campagna stampa nella quale veniva dichiarato che a Siena non piace “la zuppa inglese “
ci si permette però di notare come sino ad oggi a Siena sia stata proposta solamente la torta di mele (che pare esser però ben poco digeribile) e si augura a questa grande città che un domani (magari solo per potersi intestare in fretta e furia una ipotetica soluzione ) non venga proposto un “babà” napoletano!”.