SIENA. Da Siena Pirata riceviamo e pubblichiamo.
“Lo sciame sismico che ieri e questa notte ha coinvolto Siena ed i comuni confinanti ha scatenato una certa preoccupazione nella popolazione, seppure parliamo di scosse di bassa intensità (la più forte, stando ai dati dell’INGV[1], è stata di magnitudo 3.2).
Diverse amministrazioni hanno quindi scelto di chiudere le scuole, in via precauzionale, e anche l’Ateneo di Siena ha sospeso le attività didattiche e chiuso le sue sedi per verificarne la sicurezza.
Siena si trova in zona sismica 3, classificata come “pericolosità bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti” e le cronache degli ultimi anni riferiscono di svariati interventi di adeguamento antisismico anche per scuole del territorio.
Impossibile quindi non farsi alcune domande in merito alla decisione, per le quali siamo sicuri che le amministrazioni sapranno dare risposta. La prima, banale, è relativa alla sicurezza sismica delle scuole: allo stato attuale, ci sono ancora edifici scolastici che non rispettano la normativa antisismica vigente? Pur auspicando che non ve ne siano, in caso contrario sono già stati previsti adeguamenti urgenti a tal proposito? Inoltre, come ben sappiamo, i terremoti non colpiscono solamente le scuole: tutti gli altri edifici, uffici pubblici compresi, rispettano le normative di resistenza sismica previste? Oppure vi sono criticità delle quali sarebbe bene che la cittadinanza fosse a conoscenza?
Domande che, alla luce della decisione di chiudere scuole ed edifici in via precauzionale, ci nascono spontanee. Insieme alla richiesta di verificare se gli arredi e suppellettili in tali edifici, soprattutto quelli a muro, siano correttamente ancorati per evitarne la caduta in conseguenza di una scossa: come ha ricordato anche il professor Dario Albarello dell’Università di Siena, la prevenzione è importante e i terremoti, purtroppo, non sono ancora prevedibili.
Restiamo quindi in attesa di una rassicurante risposta da parte delle varie Amministrazioni pubbliche del Territorio, perché la consapevolezza di eventuali situazioni di rischio è essa stessa elemento essenziale della prevenzione dagli incidenti.