"Ne approfittiamo per segnalare l’iniziativa #ReclaimYourFace (reclaimyourface.eu), petizione Europea contro l’utilizzo massivo ed esagerato delle tecnologie di videosorveglianza"

SIENA. Abbiamo letto con un certo stupore la determina dirigenziale N° 2240 del 05/11/2020 “ACQUISTO MEZZI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO – CIG Z042F16516” che autorizza l’acquisto di “droni DJI Phantom 4 Pro V2.0 (+ 2 batterie di ricambio), DJI Mavic Air 2 Fly More Combo (+ 2 batterie di ricambio), DJI Mavic 2 Pro drone consmart Controller (+2 batterie di ricambio)” per una spesa complessiva di 5.221,60 IVA compresa.
Le motivazioni addotte a tale spesa, contenute nella determina succitata, sono le seguenti:
– la fruizione online di video di viaggio è in notevole aumento e che i mezzi aeromobili a pilotaggio remoto costituiscono un ottimo strumento di marketing per l’industria turistica offrendo prospettive uniche delle attrazioni o destinazioni che si desiderano promuovere;
– le riprese della città dall’alto, tramite i droni, sono sempre più utilizzate per acquisire informazioni in tempi rapidi nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico con costi di gestione ridotti e una grande facilità e velocità di dispiegamento anche in contesti urbani;
– a seguito della ripresa dell’emergenza sanitaria Covid- 19 e della sua rapida diffusione che ha fatto prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, l’Amministrazione comunale ha deciso di incrementare l’utilizzo della tecnologia anche a supporto della gestione della crisi per garantire il contenimento della diffusione del virus;
Ricordiamo infatti le novità introdotte dalla normativa ENAC in merito all’utilizzo dei droni, tra cui ricordiamo la recente LG–2020/001-NAV “Linee Guida per Operazioni UAS con UA di massa operativa al decollo inferiore ai 25 kg” – Scenari VLOS e BVLOS [1] che, tra le altre cose, sottolinea i rischi e pericoli sull’utilizzo di questi strumenti in ambito urbano o comunque in centri abitati. Che non possono essere, a nostro parere, ignorati.
Anche per questo, oltre agli obblighi normativi, ci sono aziende specializzate che eseguono le attività contemplate nelle motivazioni dell’acquisto.
Ci chiediamo, quindi, se l’Amministrazione Comunale non avrebbe avuto maggiore convenienza nel richiedere i servizi necessari a queste imprese, senza la necessità di vincolarsi all’acquisto di beni dalla rapida obsolescenza e con l’obbligo di formare personale nell’utilizzo degli stessi.
Ci permettiamo, inoltre, di valutare negativamente l’utilizzo dei droni per il monitoraggio dei cittadini, anche in un periodo critico come l’attuale. La riteniamo una misura inutilmente invasiva della sfera privata degli abitanti di Siena, che rischia di esacerbare la situazione già grave in cui ci troviamo a causa del virus Sars-CoV19.
Ne approfittiamo per segnalare l’iniziativa #ReclaimYourFace (reclaimyourface.eu), petizione Europea contro l’utilizzo massivo ed esagerato delle tecnologie di videosorveglianza. Tecnologie che troppo spesso vengono utilizzate in modo “opaco” e potenzialmente lesivo delle libertà dei cittadini. E che, come abbiamo visto anche nella nostra città, non sembrano in grado di essere efficaci deterrenti contro la microcriminalità.
Crediamo che i cittadini meritino fiducia e chiediamo alle Istituzioni di adottare un approccio collaborativo, trasparente e responsabile, più che punitivo.
Siena Pirata